C'è qualcosa di perverso che permea il nostro parametro di valutazione riguardo alle capacità individuali di chi opera nelle istituzioni, alieno e indifferente alla necessaria astrazione dalla provenienza politica della persona stimata.
I giudizi, così drogati, risultano del tutto inaccettabili in quanto carenti della dovuta serenità nella valutazione di quanto ci si appresta a commentare; se continuiamo ad arrocarci su posizioni precostituite non sarà mai possibile un confronto costruttivo su quello che occorrerebbe fare e sul come procedere una volta stabilito l'obiettivo da raggiungere.
Un'idea dovrebbe essere valutata in quanto tale e non in base alla fonte di provenienza, che non può mai essere considerata aprioristicamente detentrice del sommo sapere in quanto scelta individualmente.
Se non riconsideriamo il nostro approccio al bene comune ed alla sua amministrazione continueremo ad essere sommersi da polemiche continue senza soluzione di continuità, dovute non alla necessaria discussione di quanto proposto ma alla fonte della proposizione, che rappresenta, inequivocabilmente, lo scoglio culturale più arduo da valicare.
La dicotomia destra/sinistra, seppur sepolta dagli eventi storici che si sono susseguiti, continua a essere la pietra miliare del metro di valutazione da adottare nel giudizio da profondere essendo assurta nel nostro Paese al livello dell'eterno scontro teologico fra bene e male.
Seppur con interpreti e forme rappresentative nuove e diverse, nell'immaginario collettivo queste vengono, forse inconsciamente, riallineate alle ideologie imperanti nel secolo scorso, causando quello che oggi è sotto gli occhi di tutti.
Il sistema partitocratico è divenuto obsoleto, questo dovrebbe essere chiaro seppur non lo è, e l'esplosione del movimento 5 stelle come associazione politica, oltre tutto vietato dalla Carta Costituzionale, rappresenta l'emblema delle tesi che sto cercando di esporre.
Libere associazioni di cittadini sono già state costituite a vari livelli da molto tempo, qualcuna per necessità si è poi trasformata in partito (Lega Nord), altre sono restate nel limbo indefinito nel quale le pone, appunto, la Costituzione ma tutte stanno li a testimoniare l'inadeguatezza del sistema politico italiano fondato sui partiti.
Quello che occorrerebbe, ora, è la necessaria e dovuta regolarizzazione costituzionale di queste associazioni al fine di reindirizzare il sistema istituzionale regolatore della vita pubblica.
Se non si prende coscienza di ciò nel futuro sarà sempre più difficile eleggere governi stabili che possano attuare un programma teso a mantenere l'Italia nel livello del contesto mondiale nel quale oggi si trova.
Se non si trova il coraggio di rompere il muro e passargli attraverso, che ve devo dì ... questo c'è ... accattateville ....
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