a
mia madre e mio padre
SETTE
VOLTE L'AMORE
prologo
succederà
rotazione terrestre
trascendere
l'oasi
per l'eternità
la proposta
l'incontro
PER
L’ETERNITA’
(
la porta)
suvvia,
non credere che tutto sia, poi, così infantile e poco energico nel nostro
rapporto…
e
a cosa dovrei credere, caro? alle tue infinite bugie, prevaricazioni, idolatrie
pagane, fantasmagoriche illusioni sull’eternità della nostra relazione?
dovresti
continuare a credere in me… non credi?
continui
imperterrito a giocare con le parole e con me… basta, ne ho le scatole piene di
te e della tua versatile verità che usi per raggiungere lo scopo ultimo che ti
sei prefisso.
e
quale sarebbe?
e
chi lo sa? tu lo conosci?
e
come faccio a saperlo se non ho idea di cosa tu stia ciarlando?
ecco
la tua anima nera che riemerge a difesa del tuo spropositato ego…
ah,
mi sembrava strano che non ci fosse di mezzo il mio ego, che dilati, tu si, a
tuo uso e consumo per indirizzare le tue frecce con la punta avvelenata.
ecco,
con te non si può più parlare, vedi. è
tanto tempo che inizi subito una rissa verbale quando ti si muove un qualche
appunto sulla tua personalità, seppur minimo e superficiale.
oh,
madamadorè, ooooh madamadorè… su,
scarica le tue frustrazioni su di me. usami come sacco da palestra; colpisci,
dai colpisci, più forte…
sei
odioso e puerile! non mi capacito proprio che io abbia potuto, un giorno,
innamorarmi di te.
ecco,
ci risiamo. errore! errore! che errore!
che
orrore vorrai dire. o r r o r e!
insomma,
Anna Lisa, che cazzo vuoi?
odio
quando scadi nel linguaggio triviale, che purtroppo riemerge ogni qualvolta il
tuo dizionario limitato ha esaurito le parole, poche, a sua disposizione.
e
già… madamadorè… dimentico sempre che quello che conosco me l’hai insegnato te
e quando hai smesso sono stato incapace di progredire…
lo
sai bene da dove ti ho tirato fuori.
da
dove?
non
fare finta di non aver capito! e poi smettila di usare quella parola. la odio! e
lo sai!
lo
so, per questo la uso. mi piace veder crescere esponenzialmente la tua
irritazione ogni qual volta la intercalo nelle mie affermazioni.
sei
sempre stato un idiota. un vero idiota. e ci ho messo troppo a comprenderlo.
brava,
comunque, ad arrivarci…
la
tua ironia è fuori luogo. volevo concederti l’onore delle armi ma, come vedi la
nobiltà non ti appartiene; eri, resti e sarai per sempre un popolano.
e
tu una troia.
è
commovente la tua difesa. sembri un bambino. anzi, dico meglio. lo sei, un
bambino.
Anna
Lisa, perdonami. ma ora proprio non ti capisco più. con te ho avuto pazienza. sei
una squilibrata, una parossistica idea di donna. un artificio mal riuscito. un
ammasso di cellule che non hanno trovato la giusta combinazione per farti stare
nel mondo dei sani.
caro,
smettila. ora, in questo momento, sono stanca di te e dei tuoi sproloqui. avevi
delle possibilità con le qualità che in
te erano innate. ma quello che avevo intravisto non è sbocciato. e forse,
adesso, mi sto rendendo conto che è stato meglio così.
ora
basta! sono nauseato dalla tua mancanza di onestà, e vieni a parlare a me di
nobiltà di animo… tu sei una pezzente, seppur ancora vestita di quello che una
volta era un bell’abito di alta sartoria.
parole
e musica di andrea… chi acquisterebbe un prodotto del genere?
forse
qualcuno non obnubilato e corroso dal rimorso come te. tu credi di esistere ma
sei morta sei mesi fa…
non
osare…
sei
mesi fa. e forse hai ragione, io sono morto assieme a te. perché ti amavo. e
sarei morto per te. e forse questo è quello che è realmente accaduto.
non
osare ritornare a…
ti
amavo. ti amavo! capisci? lo capisci ancora questo? avrei rubato per te. depredato. ucciso. pur ti farti felice.
smettila!
smettila! ti prego, smettila qua, ora siamo noi in discussione.
no,
noi non siamo stati più in discussione, dopo quel giorno. semplicemente perché
non siamo più esistiti dopo quel giorno.
Andrea,
fermati per cortesia. falla finita.
non
spingermi Anna Lisa, non farlo.
bastaaaaaa!
sei un mostro!
toglimi
le mani di dosso Anna Lisa, o non rispondo più di me.
sei
una merda d’uomo. una merda puzzolente che non si secca più… e morirai dannato.
io
sono già morto. ed anche tu. non sei più uscita da questa stanza. non hai più aperto
neanche la finestra. il mondo non ti appartiene più. lo hai lasciato fuori ed
hai deciso di appassire lentamente, fino ad accartocciarti su te stessa.
grazie
a te!
grazie
alla nostra stupidità… mia e tua. non piangere, ora, non iniziare di nuovo a singhiozzare.
cre
do che… cre do che…
Anna
Lisa non farlo… chiudi quel cassetto!
ecco,
se è questo che volevi, eccotelo! eccoti accontentato.
ah!!
eccotelo!
eccotelo!
ah!!
muori
bastardo…
Anna
Lisa, ma che hai fatto…
questo
sangue non è sufficiente a lenire la colpa che porti in te.
no
Anna Lisa no, no, no, no, noooooooooo...
muori.
muori. muori. e va all’inferno.
ah!!
sputi
sangue, il tuo sangue infetto, immondo.
A n n a L i s a, perché?
sai
bene perché… Andrea. Andrea? Andrea? mio dio, Andrea. amore mio. Andrea,
rispondimi, ti prego. dio, perché? eravamo felici. poi. poi il nostro bambino. perché?
eravamo in attesa. eravamo pronti. tu, maledetto! tu. tu! i calci. le botte. la
tua follia da astinenza. tu! l’ospedale. quel mini corpo avvizzito. bluastro. inerme.
i miei occhi lividi. tu! maledetto. che
il diavolo ti porti nel più lurido posto dell’inferno. ti trascini
nell’eternità fra le fiamme. e a me con te, che ho condiviso quella follia
orgiastica nelle enormi quantità di droga consumata assieme… ecco! che questa
lama mondi i miei peccati! ah!! che
il diavolo prenda anche me… e che ci faccia bruciare assieme per l’eternità… ah!! eccomi amore mio sto arrivando… vedo
la porta… vedo te dietro… ah!! vedo
il mio sangue che alimenta il fiume rosso della nostra vergogna e dabbenaggine…
eccomi amore mio… dio non ci ha mai perdonato, né lo farà. nell’aria si
disperderà il nostro olezzo, nella storia resterà il nostro orrore, quello che
siamo stati capaci di fare, quello che siamo stati. eccomi amore mio! domani i
nostri corpi saranno cronaca nera per giornali letti e gettati con la stessa
voracità con la quale l’uomo si riproduce. e noi, noi, noi non siamo stati
voraci, siamo stati solo degli egoisti. e da egoista sei morto. e da egoista
sto morendo io. in questa scia lasciva di sangue che si sta coagulando assieme
al tuo. e nessuno piangerà due folli immersi in un pozzo di autodistruzione e
aridità. eccomi amore mio, apri la porta, ti sto raggiungendo. e si, avevi
ragione, questa volta sarà per l’eternità…
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