martedì 29 ottobre 2013

LA LEZIONE DI CEZANNE AL NOVECENTO ITALIANO


Roma, Vittoriano, fino al 2 febbraio 2014

a cura della Storica dell'Arte Maria Teresa Benedetti

L'affermazione di Trombadori su Cézanne, vergata nel cartellone all'ascesa fra il primo ed il piano terra del complesso del Vittoriano dove sono esposte le circa cento opere visibile in questa rassegna,  racchiude il senso dell'esposizione e come l'arte pittorica del secolo scorso sia stata attraversata e corrotta dal "sacerdote dell'arte":

Il fenomeno più complesso, straordinario e suggestivo che sia apparso nel cielo dell'arte in Europa.

L'itinerario nel quale si snodano le opere esposte al Vittoriano, articolato in quattro sezioni tematiche e iconografiche: nature morte, nudi, paesaggi e ritratti, traccia l'influenza che il "padre dei moderni" Cézanne, come riconosciuto, tra gli altri, da Matisse e Picasso, ha avuto in tutti i movimenti nati nel post-impressionismo e celebra una delle più fiorenti ed intense stagioni pittoriche del nostro Paese.

Sono esposte opere, tra le altre, di Giorgio Morandi, Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Gino Severini, Mario Sironi, Fausto Pirandello, Corrado Cagli, Giuseppe Colagrossi e Francesco Trombadori.

Al di là, appunto, di ammirare comunque un'icona della pittura come Cézanne, il vernissage del Vittoriano regala al visitatore la possibilità di vedere opere in maggioranza appartenenti a collezioni private di artisti italiani di enorme spessore e che raramente è possibile gustare dal vivo:

gli entusiasmanti  "IL VIALE GRANDE A VILLA STRUHL" e "PAESAGGIO CAMPESTRE",   di Trombadori,  luce e colore di straordinaria intensità, che sembra scendere direttamente dal cielo; l'ossidante "PAESAGGIO DI MONTAGNA" di Sironi, il suo "ADAMO ED EVA", nudo scultorico picassiano di intense ed audaci volumetrie (313 x 193) ed il "NUDO CON FRUTTERIA" in un convincente seppur asfissiante gioco di chiaro scuri; la tenerezza della donna nuda con il viso coperto mentre attraversa uno spogliatoio di uomini nudi del "IL VESTIBOLO", di Colagrossi; i ritratti di Boccioni "SILVIA" e "RITRATTO DELLA SIGNORA CRAGNOLINI FANNA", pittura armonica e violenta dai colori strepitosi.

Un appuntamento da non perdere assolutamente, nel quale immergersi e nuotare in apnea, per riaffiorare all'uscita beneficiati di tanta capacità espressiva esplosa nei primi del novecento in un Paese che sembrava incapace, in quel momento, di essere ancora fertile terra di inarrivabili artisti.

(vedi post novembre 2011 -  Cèzanne, Palazzo Reale, Milano)

 

 
 

 
 

sabato 12 ottobre 2013

FEMMINICIDIO - volume due

... e così, dopo tanto vociare l'italiettanonpiùdesta s'è data una legge sul FEMMINICIDIO.
Dunque d'ora in poi lo stalking (chissà poi perché si continui ad usare questa parola per identificare un qualcosa che è sempre esistito, come a volergli imprimere una sorta di modernità?) e le violenze domestiche in generale hanno un nuovo riferimento normativo per le corti giudicanti i reati penali.
EVVIVA!!!!
querela (ovvero denuncia) irrevocabile
arresto obbligatorio in flagranza di reato
parametro della "relazione affettiva" (sic! ovvero la relazione tra due persone " a prescindere...")
e, dulcis in fundo,
controlli con il braccialetto elettronico: queste sono le gagliarde misure prese dal governo fantoccio attualmente operativo in italia, sud d'europa, confine continentale, porta d'Africa.
senza giri di parole e inutile ironia tutto questo è solo uno spot su un grave problema che affligge il nostro non più così amato paese. i numeri impressionanti riguardanti questo fenomeno sono stati snocciolati nel precedente post FEMMINICIDIO ed evidenziavano un problema reale e estremamente diffuso.
le leggi ci sono sempre state (l'italia è il paese campione mondiale per numero di leggi attualmente in vigore); i reati erano già contemplati dal codice penale. uno spot per dire "ci siamo, state tranquille italiche donne, chi vi guida vi ama e vi protegge".
questa cosa riafferma l'incredibile situazione di un paese che naviga a vista e in preda a "convulsioni da massa" epilettiche.
che ogni volta si debba fare una legge speciale per le donne è assurdo (vedi le incredibili e vergognose quote rosa) in un paese civile.
il problema esiste ed è grave; ma è un problema culturale che origina da lontano e che è ben lungi dall'essere risolto con una legge e con delle sanzioni.
inutile discutere la validità o meno del prodotto legislativo se ancora si pensa alle donne come femminine e non come persone...perché è questo che avviene ancora oggi nell'anno di grazia 2013...ben lungi, quindi, da essere considerate dei PARI nell'oligarchico e autoreferenziale mondo dei maschi....