SETTE VOLTE L'AMORE - PROLOGO

Versione integrale della mia ultima pubblicazione ...

a mia madre e mio padre

SETTE VOLTE L'AMORE

  • prologo                                              
  • succederà
  • rotazione terrestre
  • trascendere
  • l'oasi
  • per l'eternità
  • la proposta
  • l'incontro


PROLOGO
considerazioni aleatorie sull'amore

Arriva un momento nella vita nel quale tutto diviene chiaro, manifestandosi in una luce abbagliante; un momento nel quale tutto cambia, e nulla resterà com'è.
Può apparire incomprensibile mentre germoglia, ma diviene ineluttabile allo sbocciare.
E occorre prenderne atto, anche, a volte, contro l'istinto di conservazione che permea la vita dell'uomo.
Quando arrivi il momento, o a cosa conduca, è imprevedibile; in piena sintonia con il mistero stesso che ci permette di vivere.
Azioni e reazioni  rappresentano il quotidiano, quello che siamo, che vogliamo; interagire con gli altri lo scopo stesso dell'essere. L'animale sociale si è strutturato, si è dato delle regole, codici comportamentali, e in ragione di ciò nutre aspettative dal suo prossimo, cercando un equilibrio che gli garantisca una certa stabilità.
E in questa presunta stabilità egli muove, intrecciando rapporti che gli consentano di promuovere se stesso, affermandosi come persona, nella dimensione societaria nel quale è attivo.
L'interagire è concludente; conduce, o dovrebbe condurre, ad un risultato.
Nel dipanarsi del quotidiano egli crea e distrugge, molte volte inconsapevolmente; parole, silenzi, gesti, moti facciali, lo rappresentano e lo definiscono.
Ma tutto viene diluito dallo scorrere del tempo e gran parte di quello che accade sembra apparentemente fine a se stesso, fagocitato dalla voracità stessa del vivere, che cannibalizza istanti, frantumandoli in sfumature che il più delle volte vengono smarrite nell'incomprensibile archivio del suo cervello.
Vive, come crede debba farlo, in ragione di quello che ha appreso; per convinzione, per imitazione, per senso di appartenenza, per paura.
Il suo mondo, confinante con quello degli gli altri, ad un certo punto non gli basta più. Non ha l'autosufficienza necessaria a continuare, avverte la necessità di espanderlo. 
In ragione di ciò, fra gli umani si stabiliscono relazioni  particolari, che nascono e si nutrono del sentimento chiamato amore; due persone si incontrano e qualcosa di irrazionale li attrae, gli fa perdere il controllo di se stessi e li unisce.
L'innamoramento produce una sorta di oasi, un incredibile stato di felicità, una nuvola estatica impossibile da definire; uno stato alterato della realtà, una magia.
Cosa sia o da cosa tragga origine non è dato saperlo, nonostante i fiumi di parole spesi per definirlo; tutto quello detto ha un senso seppur deficitario di un qualcosa che non comprendiamo; perché lei o perché lui non è chiaro, semmai volessimo saperlo.
L'amore è la poesia dell'uomo per eccellenza; ciba il suo ego, lo soddisfa, lo conduce nel paradiso terrestre circondato da meraviglie che non poteva mai credere di vedere.
L'apogeo estatico non ha una durata fissa, ma variabile; che cosa, poi, ognuno intenda per "essere innamorato" è ancora più aleatorio.
A volte si è innamorati, a volte si crede, altre volte si vuole semplicemente crederlo. Ad ogni età, poi, il sentimento assume un significato diverso: c'è l'amore giovanile, tutto fuoco e fiamme; c'è l'amore adulto, sempre irrazionale ma tendente ad una moderazione negli slanci; c'è l'amore senile, che si esalta nella tenerezza; c'è l'amore di lungo corso, impermeabile agli eventi; c'è l'amore che diviene abitudine e così via.
L'essere umano difficilmente sfugge all'innamorarsi; anche persone sempre sole probabilmente sono o sono state innamorate almeno una volta nella vita. Che poi questo non conduca ad una relazione dipende da una moltitudine di fattori, molte volte esterni alla propria volontà. Si può amare ed essere amati senza che le due persone corrispondano alla medesima, ad esempio;  ti innamori di qualcuno  che non ti corrisponde mentre qualcun altro si innamora di te senza essere corrisposto. Ami qualcuno a cui non importa nulla di te; non gli piaci, non gli interessi. Amori non nascono per differenti piani sociali, magari inconciliabili.  Altri per semplici incomprensioni, altri per la paura di farglielo sapere, temendo un rifiuto. Esistono amori mai sbocciati per timidezza. E potremmo continuare.
Ma è quando l'amore è nato e vive che tutto diviene assolutamente incomprensibile. E' come si evolve nel corso del tempo quello che è più affascinante di questo mistero.
Amori nascono e finiscono in un battito di ciglia; altri muoiono in impenetrabili silenzi; altri affogano nella noia; altri ancora nel cambiamento che subiscono le persone nel corso della loro vita; semmai fosse possibile scrivere un'equazione che rispetti tutte le variabili, anche le più assurde, non giungeremmo mai, o quasi, al risultato atteso.
L'umana specie è imprevedibile; la moltitudine delle teorie sociologiche spese sull'argomento non hanno fatto chiarezza in proposito.
Esistono poi amori eterni, inossidabili alle intemperie. Navigano in ogni tipo di mare, resistono ad ogni agente patogeno, scalano vette inaccessibili, guadano fiumi mai attraversati prima, escono indenni da tempeste violente. Entrano di diritto nella mitologia terrestre, additando gli interpreti come dei dell'olimpo.
E forse è questo che dovrebbe farci riflettere. Che un amore finisca è accettato e compreso. Che duri in eterno diviene sempre più spesso qualcosa di anomalo. Come se vivere assieme rappresenti oggi un impresa ardua, sempre più difficile da affrontare e portare a compimento. Un percorso con ostacoli sempre più alti, sempre più onerosi da sopraffare; pesi ad un certo punto impossibili da sopportare.
Uomini e donne in amore che all'improvviso scoprono di non amarsi più; uomini e donne che accettano questo; uomini e donne che invece non riescono a farsene una ragione. E l'amore si permuta in odio; questo, analizzandolo razionalmente, è ancora più incomprensibile di innamorarsi.
E l'odio può condurre a tragedie. Spezzando, in casi estremi, vite. Così l'amore che dovrebbe generare vita invece la stronca, in una follia geneticamente insita nel genere umano ma non per questo socialmente accettabile.
Amore e odio convivono negli stessi esseri e verso i suoi simili, generando scosse elettriche che avvicinano al paradiso o all'inferno, a secondo dei casi e a secondo di cosa noi intendiamo per questi stati emotivi.
E' un'alterazione sensoriale che ha dell'incredibile, se non fosse che è sistematica.
L'accettazione del cambiamento invece, a volte, può condurre ad una certa stabilità. L'amore, così, perde il suo status di eccezionalità e diviene altro. Motivazioni sociali a volte hanno il predominio sulle motivazioni personali; interessi, comodità, paura, sono potenti influenze nei rapporti personali. Si accettano situazioni come sottoscrivendo un contratto, magari rimandando il piacere corporeo a contatti al di fuori della coppia. Figure dominanti impongono la propria volontà sull'altra, sottomessa per natura. O tacitamente si sopporta, avendo ricevuto quel tipo di educazione. O tutto viene fatto in nome e per conto della famiglia, per i figli.
Più ci addentra nell'analisi e più tutto assume il contorno dell'imponderabile; ci si incontra e qualcosa succede; si cammina assieme per qualche tempo e qualcosa succede; ci si lascia e qualcosa succede. A volte si inizia di nuovo. A volte no.
C'è anche chi poi sceglie di non condividere con nessuno la propria vita; saggezza? deviazione? non è dato saperlo.
Si potrebbe concludere con "un basti che funzioni", teorema avallato magistralmente da Woody Allen in un suo film; potrebbe essere una soluzione soddisfacente all'equazione di cui prima.
Non abbiamo risposte, e non ne vogliamo.
L'amore, per l'essere umano, probabilmente è questo: un caos emozionale e motivazionale apparente.
Seguono sette storie narrate in forma di dialogo sul tema; sette, come i giorni della settimana, come i peccati capitali, come i sacramenti, come i doni dello spirito santo, come le virtù.
Sette come globalità, universalità, equilibrio perfetto.
Sette come ciclo compiuto e dinamico.
Sette è un numero magico, misterioso, denso di sacralità, con una vasta simbologia che lo connota dall'antichità ...
Sette è amore ... 

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