Come
è nata La MALASTRADA?
La
MaLaStraDa nasce dall'esigenza di trovare un nome ad un nuovo modo di
esprimermi che comprendesse musica e testi, mi spiego meglio: ai tempi
dell’audiolibro Prenestinity (2010) avevo la necessità di farmi riconoscere
negli spettacoli di presentazione non solo come Andrea Caovini, autore dei
testi, ma come il più complesso ensemble di persone che aveva partecipato alla
creazione delle basi musicali ed alla loro esecuzione sia registrata che dal
vivo. Essendo queste persone molto spesso diverse mi è piaciuto pensare
inizialmente a la malastrada proprio come uno spazio da percorrere, una vera e
propria strada sulla quale puoi passarci sopra, ma non necessariamente devi
percorrerla per la vita, puoi anche solo passarci un minuto. Poi è nata la band
più o meno stabile, ma sempre votata ad invitare a passeggiate estemporanee un
gran numero di amici musicisti (come è accaduto per questo ultimo disco dove ci
sono ben otto ospiti). Poi a dirla tutta La MaLaStraDa prende una assolutamente
non velata ispirazione da La Cattiva Strada di De André/De Gregori, un luogo
dove c’è amore un po’ per tutti e tutti quanti hanno un amore!
E'
stato un parto doloroso l'album? Raccontateci un aneddoto ...
L’album
è stato un bellissimo viaggio, durante il quale sono anche diventato padre (a
proposito di parto), sinceramente molto lungo ma mai duro, sempre in compagnia
delle persone giuste, sempre con al centro grosse storie di amicizia. Un
aneddoto? Durante gli ascolti finali io e Luca Balsamo (il mio bassista e
fonico) non ci dicevamo nulla e ci scambiavamo appunti sulle cose che
dell’audio secondo ognuno erano da modificare, beh, ci scrivevamo puntualmente
le stesse cose!
I
testi, come mi aspettavo, sono molto profondi seppur, a tratti, proiettano un senso di profonda malinconia; sono
lo specchio di come avvertite oggi l'attuale socialità?
I
testi toccano diversi argomenti che mi stanno a cuore, dai diritti civili al
femminicidio, a temi più introspettivi come l’assenza e la vergogna. Io mi
definisco un cinico per certi versi, o forse è meglio nichilista? Ma alla fine
ognuno fa quel che può per non morire, ed occupa il tempo come può nell'attesa
della morte. Io descrivo ciò che vedo intorno a me, proprio perché la prossima
volta che lo vedo forse farà meno male.
"Niente da perdere escluso me" (una
canzone sulla Pioggia) è un gran bel verso ... autobiografico?
Autobiografico
quanto dedicato a chiunque voglia condividere le sue esperienze in modo
“artistico”. A quelli che si mettono a nudo sapendo che se ne viene fuori
qualcosa di bello ci guadagnano tutti, se invece va male c’hanno rimesso solo
loro. Come dire: le belle canzoni sono patrimonio dell’umanità, come Imagine
piuttosto che La marcia Turca di Mozart, quelle brutte sono solo di chi le ha
scritte. Cosa ho da perdere a provarci?
I
vostri programmi futuri?
Concerti
concerti concerti, un video, concerti concerti concerti, un altro disco,
concerti concerti concerti ...
"Tra la macchina e il portone"
è una gran bel lavoro, che merita la
giusta attenzione. Nell'ascoltarlo si ha l'impressione di un amico che ti racconta
la sua visione della vita, e tu sei lì a sentirlo rapito dalla sua arte
oratoria e poetica che viene sciorinata dentro note che scivolano via in
armonia con quello che ha da dire in una velata vena malinconica.
Mi
piace, e l'ascolto ininterrottamente da qualche giorno. Ho il piacere di
conoscere personalmente Andrea Caovini e Luca Balsamo, due ottime persone e due
ottimi professionisti, che so che hanno messo tutto quello che sono capaci di
fare in questo lavoro, assieme agli altri che hanno partecipato ai lavori; fanno
musica da sempre e la sanno suonare.
Vale
la pena comprarlo e ascoltarlo; vale la pena prestare attenzione ai testi, mai
banali; vale la pena parlarne agli amici, non ne resteranno delusi.
PER ASCOLTARE ANTEPRIMA DEI BRANI:
https://andreacaovini.wordpress.com/2016/02/16/tre-brani-in-esclusiva-dal-nuovo-disco-de-la-malastrada/
PER ASCOLTARE ANTEPRIMA DEI BRANI:
https://andreacaovini.wordpress.com/2016/02/16/tre-brani-in-esclusiva-dal-nuovo-disco-de-la-malastrada/
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