martedì 2 settembre 2014

CERTE NOTTI

Certe notti, quando il dolore fisico derivante dall'alterazione dei tuoi valori biologici standard diviene insopportabile resti lì, inerte, nella luce artificiale della tua stanza da letto, nel silenzio che è simile ad un ronzio nella tua testa, nell'incapacità di sopraffare le fitte malefiche che attraversano il tuo corpo, nella metastati degenerativa che senti diramarsi in ogni singolo centimetro della tua pelle.
E vorresti non essere più umano ... Vorresti avere la capacitá di sapere non ascoltare il dolore ... Isolando la mente ... Purifucando i lamenti in un mantra positivo ...
E mentre l'orologio segna il tempo, le dieci, le undici, mezzanote, l'una, le due ... Ti rendi conto che nella malattia tutto assume un contorno diverso, soffice, lancinante, lento ...
Ti alzi, cammini, bevi, torni a letto, accendi una sigaretta, penetri in pensieri profondi, come una trance ... E poi ricominci ... In un vellutato isolamento, in un dolore che sale e scende come se fossi su di una giostra in un folle luna park privato.
La testa fra le mani, le smorfie di dolore, l'andirivieni dal bagno ... Di nuovo le fitte ... Una pausa ... Un mite sollievo ... Di nuovo una smorfia ...
Cerchi non sai bene cosa ... Ti sdrai ancora sul letto ... Dura un momento, forse un ora, forse meno, chissà ... Speri che qualcosa di trascendente accada, o più semplicemente che i farmaci assunti abbiano un cazzo di effetto sul tuo fisico debilitato, inerte, passivo.
E prendi coscienza della tua vulnerabilità di essere vivente temporaneo, sedotto dalla vita e solo nel dolore ... Massaggi il tuo corpo ferito sperando di cadere in un sonno comatoso che allontani almeno momentaneamente il malessere da te ... Distaccandolo, come l'anima che abbandona il corpo nel momento finale ...
Finchè, stremato, ti abbandoni all'inevitabile ... Aspettare ...
Certe notti sono infinite ... Certe notti non vorresti averle mai vissute ... Certe notti, pur nella vetta di un dolore lancinante, ti fanno comunque apprezzare maggiormente la vita ...

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