Sancta Maria, mater Dei, ora pro nobis peccatoribus, nunc et in hora mortis nostrae. Amen ...
Oggi mi sono svegliato con in testa le parole di chiusura della preghiera con la quale i cattolici si rivolgono alla vergine Maria, in latino, e non nella versione in italiano, seppur io le disconoscessi totalmente.
La cosa mi è apparsa talmente strana che dopo il caffè mi sono preso la briga di controllare se fossero quelle esatte, e con mia grande sorpresa ho preso atto che lo erano; uscito per andare al lavoro i miei pensieri sono rimasti ancorati alla locuzione ora pro nobis, nel vano tentativo di comprendere il motivo di come ci fosse entrata e perché.
Assorbito poi dalla routine quotidiana, la cosa era sembrata scivolata via, ma nel momento in cui sono entrato in macchina per tornare a casa quelle parole sono tornate prepotentemente a circolare nella mia testa, inoculandomi uno strano senso di ansia nonché una notevole agitazione, pur in assenza di una motivazione seppur apparente.
Arrivato a destinazione ho deciso di fare due passi per acquietare i miei sensi scossi dal perpetuarsi della riproposizione di questa locuzione latina, che circolava nella mia testa come in un loop senza soluzione di continuità.
Passeggiando senza meta sotto casa ho iniziato a pormi delle domande alle quali non avevo, per ovvi motivi, alcuna risposta da dare ammesso che ce ne fosse una; poi, nel frullare le varie idiozie che prorompevano dalle mie acide elucubrazioni, mi è tornata in mente una frase che ho pronunciato parlando con una mia collega molto devota nonché assidua praticante dei riti cattolici.
Facendomi gli auguri per il mio onomastico, oggi è sant'Andrea, è rimasta totalmente sorpresa dalla mia risposta: pur ringraziandola, le ho detto che a me questa celebrazione appare assurda, come assurdo mi appare festeggiare la data di nascita. Ho infine anche aggiunto che un vero cattolico dovrebbe festeggiare la morte, in quanto le permette di ricongiungersi con il Dio a cui è devoto.
Al momento non avevo dato importanza a quello che avevo detto, infatti ne abbiamo riso abbondantemente, ma nel momento in cui è tornato a galla e per una qualche ragione l'ho collegato al risveglio, il tutto mi è apparso chiaro ed ineludibile.
Non sono un credente, né, tanto meno, un praticante di riti cattolici ortodossi; il mio pensiero sulla religione l'ho esternato più volte in post su questo blog e non ha nulla a vedere con la trascendenza.
Le parole che ho scritto sopra, cui mai ho dato rilievo, all'improvviso hanno preso luce e potenza pur non comprendendo ancora, mentre scrivo, il motivo per il quale ciò sia avvenuto.
Forse un giorno anche questo mi sarà chiaro; quello che mi resta di tutto ciò e che ora, pur volendo, quanto è accaduto non mi è possibile ignorarlo ...