martedì 10 gennaio 2023
PAUSA
giovedì 26 agosto 2021
NEXT GENERATION
lunedì 16 agosto 2021
AKHENATON (orizzonte di ATON)
lunedì 2 agosto 2021
LE MUMMIE DI NAZCA
lunedì 22 marzo 2021
PANDEMIA
martedì 3 novembre 2020
GOVERNARE CERCANDO "LIKE" SU FACEBOOK
sabato 31 ottobre 2020
A M.G.
giovedì 8 ottobre 2020
Maschere, mascherine e la dittatura mascherata da stato di emergenza
giovedì 6 agosto 2020
CORREI
Se c'è una cosa che il coronavirus ci ha lasciato in eredità è la prova del fallimento della nostra democrazia, seppur essa non sia mai stata possibile essere definita tale. Ho più volte scritto in proposito, ma quello che ho potuto constatare durante periodo di lookdown e quello che si sta verificando nel suo post, è un qualcosa di sbalorditivo. Due governi improbabili, nonché impresentabili, per ragioni oscure, ovvero chiare solo a loro, vengono retti da uno sconosciuto che non ha avuto alcun riscontro alle elezioni ovvero non si era presentato per avere, qualora gli elettori avessero voluto farlo, una legittimazione popolare.
Tale
sconosciuto, persona arrogante e quanto mai sgradevole, teleguidato da un
folcloristico addetto stampa noto ad un certo pubblico televisivo per aver
partecipato alla prima edizione del grande fratello, preso atto
dell'incredibile situazione venutasi a generare a causa di un presunto virus ha
deciso di esautorare il parlamento di ogni significato democratico iniziando a
legiferare con i CDPM, dichiarati a
più riprese incostituzionali; tali appelli, incredibilmente sono restati
lettera morta.
Orbene, lo sconosciuto
vista l'acquiescenza, nonché l'assuefazione, di un popolo che non è mai stato
tale ad accettare ogni tipo di imposizione, ha pensato bene di privare ogni
individuo della sua libertà personale con un foglio di carta dal di lui autografato
senza che gli eletti del popolo, deputati e senatori, abbiamo potuto esprimere
il loro voto al riguardo, cioè senza alcuna discussione democratica.
L’uomo
sconosciuto, presoci gusto, ha iniziato a credere, a ragione, che l’italiano
tutto sommato del parlamento può farne a meno se c’è lui a guidarlo, così ha
chiesto, unico premier nell’Unione a farlo, di poter prolungare lo stato di
emergenza affinché potesse continuare a sottoscrivere fogli di carta per fare
quello che più o meno gli pare.
Le due forze
che lo sostengono sono prigioniere di questo individuo, ripeto, arrogante,
teleguidato da un lobbysta gay, in quanto per farlo decadere devono per forza
di cosa far cadere il governo e tornare alle urne, dove probabilmente avrebbero
una sonora bastonatura.
Quindi,
riassumendo, due governi non espressione del risultato delle urne, come sempre
più spesso accade negli ultimi anni, con a capo un individuo pescato nel mazzo
di leccaculo vari, stanno sistematicamente ignorando ogni vincolo democratico
con giustificazioni sempre più risibili, che, paradossalmente, vengono notate all’estero
e non da noi.
In Italia il concetto di democrazia non è mai stato molto chiaro, è vero, ma questi ultimi accadimenti restano comunque un campanello di allarme che non possiamo permetterci di far finta di non sentire, pena essere correi.
Questi signori stanno violando ripetutamente norme costituzionali nel nostro silenzio; vogliono cambiare lo status quo democratico a loro uso e consumo, e vorrei ricordare che tale procedura conduce sempre ad uno stato totalitario. Venuti meno i contrappesi democratici con il bicameralismo perfetto, creati dai padri fondatori di quel che resta del Bel paese, venuta meno la funzione del Capo dello Stato di vigilare sui questi contrappesi, e venuta meno, soprattutto, la volontà popolare di considerarli dogmi imprescindibili in un paese che voglia definirsi democratico, cosa resta se non un ortodossia con un pensiero unico, quello di uno sconosciuto.
Correi … oltre tutto senza avere nulla in cambio …
martedì 11 febbraio 2020
NEW YORK UNDERWATER
Nel recente post SAT del 20 gennaio ho scritto che "Cogliere l’essenza dell’attuale società è oramai un certificato di garanzia dell’arte in continua evoluzione di Flavio Bragaloni, che, come ho già avuto modo di dire, ha trovato la sua forma e forza espressiva, il suo linguaggio non più ermeneutico, ma vero, crudo."
Non può non farci piacere che la proposta culturale ed artistica di Flavio stia trovando un ampio consenso e venga usata per rappresentare un emergenza che forse stiamo sottovalutando ( anche se su Greta Thumberg sono stati scritti valanghe di articoli).
L'arte in generale veicola anche un messaggio sociale ed è testimone, nonché precursore a volte, di quello che domani diverrà storia; pur evitando ogni autoreferenzialismo che non ci appartiene né, tanto meno, ci interessa, credere nel talento artistico di Flavio Bragaloni ci sta facendo tornare dietro soddisfazione. Per chiudere questo post vorrei proporre un'altro dipinto: the ocean and the plastic:
Si possono testimoniare gli eventi in tanti modi: Flavio ha scelto il suo. E' forte, chiaro e di qualità, se mi permettete ... a noi recepirlo e provare a fare qualcosa nella nostra quotidianità ...
sabato 8 febbraio 2020
5 DOMANDE A: PIERO BARBABIETOLA
.. Scongiurare quella che viene chiamata “fomo” (dall’inglese fear of missing out), la paura di sentirsi tagliati fuori se ci si stacca da Facebook o Instagram. Ansia, depressione, solitudine. E’ molto reale il pericolo che solitudine e social creino un cortocircuito. La poesia, l’arte, la cultura, la musica, La Bellezza, sono un antidoto. Ma ripeto, “l’acqua è ad un solo passo” dalla blogosfera dei social. “Assaporiamo la luminosità”. Le mie pagine hanno un che di “artigianale” che le rende vere, sincere. Nel mio spazio virtuale accolgo persone vere. Certo che il riscontro dei feedback provenienti dalla community dei lettori è importante. Altrimenti scriverei un diario come si faceva in tempi lontani. Il Blog, la Pagina, sono un diario di “rete”, di relazione. E l’artigianalità della gestione conferisce alla pagina il giusto argine alle tentazioni di perseguire solo “like” e consensi fini a se stessi. Le parole possono essere vento e pioggia, ma le parole hanno un peso. Hanno un’anima. Devono avere un cuore. E il Blogger che le usa, che le “spaccia”, deve metterci il suo di cuore in gioco. Affinchè, malgrado tutto, possa risuonare dentro ognuno di noi quella voce interiore, figlia del disincanto, ma capace di visione e sogno: “but beautiful”… però Bello..!!
sull’orlo della strada
non raffreddare la gioia
non amare indolente
non ti salvare ora
né mai
non riempirti di calma
non tenerti del mondo
solo un angolo quieto
pese come sentenze
non restare senza labbra
non dormire senza sonno
non pensare senza sangue
non lo puoi evitare
e raffreddi la gioia
e ami con indolenza
e ancora ti salvi
e ti riempi di calma
e ti tieni del mondo
solo un angolo quieto
e lasci cadere le palpebre
pese come sentenze
e ti asciughi senza labbra
e dormi senza sonno
e pensi senza sangue
e giudichi senza tempo
e immobile ti fermi
sull’orlo della strada
e ti salvi
non restare con me.
lunedì 20 gennaio 2020
SAT (send a text)
Acrylic on canvas 2020
domenica 10 novembre 2019
LETTERA A M.
sabato 26 ottobre 2019
UNA TESTA DI CAZZO
martedì 27 agosto 2019
STATO DI FATTO (ASSOLUTO) E STATO DI DIRITTO
Ora che l'improbabile Governo Lega-5Stelle è caduto (anche se paradossalmente il fondatore del Movimento fosse più indirizzato verso politiche di destra che di sinistra), il presidente Mattarella cerca una soluzione che non contempli la consultazione popolare.
Su questo punto resto fermo (come già avuto modo di scrivere nei post Eutanasia della Repubblica del 25.04.13 e G.N. e l'apostasia della democrazia del 15.01.15) sull'idea che uno Stato di Diritto non può in alcuna maniera vedersi imporre alcunché che non sia stato legittimato dalla volontà popolare.
Uno Stato di Diritto può dirsi tale solo se se è in grado di assicurare il rispetto dei diritti del popolo e garantire un equo stato sociale, attraverso l'utilizzo dei principio della separazione dei poteri e di quello legalità.
In questo Paese è in corso una pericolosa deriva ideologica di cui si sono appropriate alcune élite, che facendo leva sulla ragion di stato si sono assoggettate il compito di decidere per conto del popolo; nel caso in questione, poi, oltre a questo, occorre anche sottolineare come anche il governo nato dalle elezioni sia stato una imposizione delle élite fatta passare come espressione di maggioranza.
Ora il presidente Mattarella ha dato inizio alle consultazioni e sta cercando di far credere che stia valutando le possibilità di dar vita ad un governo formato dal PD e dai 5Stelle, già sottoscrittori di un contratto di governo con Lega stracciato con buona pace degli elettori; nella realtà la cosa è già stata decisa da tempo come è facilmente intuibile e le finte risse verbali di questi giorni sono solo ad uso e consumo dei giornali e per valutare le reazioni del popolo: così facendo le élite avranno modo di consolidare ulteriormente la loro posizione, continuando a presentare facce pulite da esibire in TV (ad esempio Conte) ma vuotate di ogni contenuto di pensiero.
Ritengo che questa situazione sia in gran parte anche colpa nostra, che, forse, per assuefazione abbiamo iniziato a credere normali queste imposizioni che tutto possono riflettere meno che il concetto di democrazia (il presidente Mattarella è, in proposito, giudice costituzionale, e sa bene cosa sta facendo). Forse dovremmo riorganizzare i nostri pensieri e iniziare a rumoreggiare ogni qual volta i nostri diritti vengono calpestati in ordine a volontà estranee a quella popolare (in Spagna per le nostre stese condizioni hanno votato per tre volte). Uno Stato di Diritto è tale non solo per i principi espressi ma anche e, sopratutto, perché chi lo vive e ne usufruisce dei contenuti lo comprende e vuole mantenerlo tale anche a costo di combattere. Ecco, forse è proprio questa voglia che sta scemando non solo nei nostri pensieri ma anche nei nostri cuori; "l'état c'est moi" è stato abbattuto da una rivoluzione; dovremmo considerare che forse sia giunta l'ora di affrontarne un'altra.
mercoledì 17 luglio 2019
SE VIVERE E' IL MEGLIO CHE CI SIA
venerdì 3 maggio 2019
QUARANTA GIORNI CIRCA
lunedì 8 aprile 2019
LA LINEA
Let it roll, baby, roll
Let it roll, baby, roll
Let it roll, all night long ...