venerdì
MATTINA
foriero il sole di liete novelle
penetra goliardico da miti fessure
portando con se leggiadri consigli di ancelle
sedute ai suoi piedi silenti e pure
l’azzurro candido avvolge scie luminose
irradianti vita
vibranti e vigorose
docili depositarie di serenità infinita
POMERIGGIO
muovo leggero fra statue di cera
timbrando sussidi di sopravvivenza
caustico e timido
su panegirici sorridenti
falsi
contraffatti
sodomizzanti
spugne in cerca d’oro
alloro
cloro
SERA
scorro pagine, accarezzandole, in rapida sequenza
come ghermito da un raptus omicida
killer di parole
come follia di gelosia
per l’inarrivabile
l’eterno
l’indissolubile
e cado
su una sedia futurista
incancrenito da questa malattia mortale …
follia di gelosia
SETTEGIORNISETTE
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