venerdì 28 agosto 2009

LO SCEMO DEL VILLAGGIO

Trentasei


lo “scemo del villaggio” è sempre esistito nell’immaginario collettivo. ma è sempre vissuto circoscritto in piccole comunità, dall’appunto villaggio di medioevale memoria ai comuni, borghi, quartieri di ieri.
una figura retorica e ben accetta da tutti.
ma ora che il villaggio è divenuto “globale” e lo “scemo” si è clonato nelle diramazioni interconnettive della comunicazione, dimmi, andrea, ci fa ancora così compassione?
lo scemo che sproloquia, straparla, insinua, commenta, sentenzia, al di fuori del comportamento civico corretto, è ancora destinatario di un buffetto e di un sorriso?
ci porta ancora tenerezza? compassione?
lo scemodelvillaggioglobale non inizia a infastidirci?

pensieri(aforismi)&dialoghi tossici

1 commento:

Anonimo ha detto...

La gente comune è infastidita dallo "scemo del villaggio" perchè è "il diverso". L'umanità ha paura della diversità, solo perchè non rientra nei canoni prestabiliti, da chi poi? Da quattro idioti che vivono la vita in maniera schematica, confortati dal fatto che loro, perlomeno, sono "normali": Che sarà poi questa normalità? Nessuno si è ancora accorto che per essere INSOSTITUIBILI BISOGNA ESSERE DIVERSI?!?!!!