quindici
è facile essere per la pace. la guerra è di per se un’idiozia. è facile essere per la pace e starsene comodamente seduti in poltrona davanti al telegiornale. o ad un talk show di seconda serata. quelli di approfondimento. approfondimento? cultura? (basta che sia di parte). oppure partecipare ad una manifestazione. magari con la bandiera della cgil. uil. cisl. rifondazione comunista.
dimmi, a., che senso ha andarsene ad una manifestazione per la pace con una bandiera di partito o del sindacato.
è facile essere per la pace. la guerra è di per se un’idiozia. è facile essere per la pace e starsene comodamente seduti in poltrona davanti al telegiornale. o ad un talk show di seconda serata. quelli di approfondimento. approfondimento? cultura? (basta che sia di parte). oppure partecipare ad una manifestazione. magari con la bandiera della cgil. uil. cisl. rifondazione comunista.
dimmi, a., che senso ha andarsene ad una manifestazione per la pace con una bandiera di partito o del sindacato.
che significa? che ti schieri per la pace perchè l’ha ordinato il segretario di quella particolare organizzazione? senza non sarebbe la stessa cosa? e che senso ha dire “eravamo un milione”? che quelli che non hanno partecipato sono per la guerra?
queste domande mi corrodono l’anima. non essere o essere non è una presa di coscienza individuale? una propria convinzione? cultura? appartenenza? l’individualità non è mille volte più rappresentativa di una qualsivoglia organizzazione?
ma poi, non è, sopratutto, un modello comportamentale che dovrebbe rappresentarci in ogni nostra manifestazione quotidiana? essere per la pace non è, sopra ogni altra cosa, essere in pace con se stessi e di conseguenza con gli altri? il vicino di casa. il collega. il parente. l’ex amico. il disturbatore. il molestatore. l’antipatico. l’extracomunitario. “fare la guerra” non è anche non riuscire ad essere tolleranti sino in fondo? se il “nemico” invade il tuo spazio vitale riesci ancora a dichiararti per la pace?
è questo schierarti per la pace. è tutti i giorni che ti schieri per la pace. è in ogni momento della tua vita che decidi di schierarti per la pace. è il tuo esempio quotidiano che può contribuire ad abbassare il numero delle guerre che si scatenano ogni giorno sul pianeta. è così difficile da comprendere, a.?
ogni giorno. senza bandiera. solo con la tua coscienza.
pensi che un giorno tutto questo sarà possibile, a.?
queste domande mi corrodono l’anima. non essere o essere non è una presa di coscienza individuale? una propria convinzione? cultura? appartenenza? l’individualità non è mille volte più rappresentativa di una qualsivoglia organizzazione?
ma poi, non è, sopratutto, un modello comportamentale che dovrebbe rappresentarci in ogni nostra manifestazione quotidiana? essere per la pace non è, sopra ogni altra cosa, essere in pace con se stessi e di conseguenza con gli altri? il vicino di casa. il collega. il parente. l’ex amico. il disturbatore. il molestatore. l’antipatico. l’extracomunitario. “fare la guerra” non è anche non riuscire ad essere tolleranti sino in fondo? se il “nemico” invade il tuo spazio vitale riesci ancora a dichiararti per la pace?
è questo schierarti per la pace. è tutti i giorni che ti schieri per la pace. è in ogni momento della tua vita che decidi di schierarti per la pace. è il tuo esempio quotidiano che può contribuire ad abbassare il numero delle guerre che si scatenano ogni giorno sul pianeta. è così difficile da comprendere, a.?
ogni giorno. senza bandiera. solo con la tua coscienza.
pensi che un giorno tutto questo sarà possibile, a.?
pensieri (aforismi) & dialoghi tossici
2 commenti:
E TU? TU SEI COSI' TUTTI I GIORNI?
....SEI PER LA PACE?
l'utopia è creata per cercare di raggiungere una perfezione. nell'utopia cerchiamo di migliorarci. nell'utopia dovremmo cercare di costruire una società migliore. fare o non fare dipende solo da noi.
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