mercoledì 25 marzo 2009

UNA NOTTE

SETTE

Deframmentazione oligarchica di un potere originariamente condiviso. Esegesi dinastica di un impero. Diaspora comica della razza umana.
Le parole escono frizzanti e imputridite dall’alcol mentre cerco di sorreggermi al banco del pub.
Lei mi guarda stupefatta. E forse vorrebbe baciarmi. Stregata e vinta da pensieri superiori e inconcepibili per gente normale.
Ma sono cotto. E me ne frego.
Vorrei fargli una autopsia. Per guardarle dentro. E capire di più. Ma non sono leonardo e poi lei è ancora viva. E bella. Ed invitante.
E allora cosa mi resta se non ordinare un cuba libre e ingurgitarlo?
Ragazzo! Ancora uno.
Molecole diafane agglomerate in un tripudio di santità e onniscienza.
Vuoi scopare con me?
Si.
Certe volte l’animo umano è più buono di quello che siamo portati a credere per natura.
La scoperò con violenza. Celebrando boudlaire. E poi mi innamorerò di lei. E lei di me. Quando domani, al risveglio, guarderò fuori dalla finestra un sms lampeggerà sul mio cellulare.
Farò finta di niente. Poi mi riaddormenterò.
Al nuovo risveglio troverò anche cinque chiamate senza risposta.
Cancellerò tutto.E poi, piangendo, cancellerò anche lei e la notte trascorsa
pensieri (aforismi) & dialoghi tossici

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