sabato 19 aprile 2014

ERA MIA ZIA ... "NENNELLA". TRIBUTO A NARDI ELENA

In occasione della celebrazione del 25 aprile, festa della Liberazione, l'amministrazione comunale di Albano Laziale ha deciso di intitolarle un viale all'interno della villa comunale ex Doria, all'intersezione tra Viale Severino Spaccatrosi ed il primo viale a sinistra (il primo che s'incontra dall'entrata principale).
 
 
BIOGRAFIA DI NARDI ELENA
ALBANO LAZIALE IL 17 AGOSTO 1905 / 14 DICEMBRE 1998
(l'iniziativa è correlata al concorso sulla toponomastica femminile organizzato dalle associazioni "8 marzo" e "Andos"). La sua figura è emersa tra molte altre concittadine di Albano Laziale. Questa è la biografia ufficiale che ha fatto decidere le autorità in suo favore (tutte avrebbero meritato un simile riconoscimento...)
 
Nardi Elena, come molte altre donne della zona dei Castelli ha svolto il duro lavoro di bracciante agricola. L'esigenza di partecipare alla liberazione dell'Italia dall'oppressione nazifascista, l'ha condotta a divenire partigiana combattente all'interno della formazione "Castelli Romani".
La resistenza la vede protagonista nel periodo che va dal 30 settembre del '43 al 4 giugno del '44.
Insieme ad altre donne si impegna nella diffusione delle propaganda antifascista; porta e nasconde armi ed esplosivo; svolge il ruolo di staffetta, offre riparo e organizza la sopravvivenza di combattenti, profughi, ebrei e combattenti.
Tra questi vi è anche un gruppo di soldati russi fuggiti dalla prigionia e in procinto di entrare nella formazione partigiana del Castelli Romani.
Dalle testimonianze di altri partigiani come amici e parenti, deduciamo che Elena, da tutti conosciuta come "Nennella" (era il nome che usava da partigiana...), è una donna coraggiosa, convinta del suo agire.
E' generosa e davanti alle difficoltà si pone in modo costruttivo, disposta ad aiutare, proteggere, incoraggiare le compagne e i compagni nella lotta.
L'episodio che l'ha vista maggiormente protagonista è il crollo del ponte delle Sette Luci (sulla via laurentina), lungo la linea ferroviaria Roma-Formia, avvenuto nella notte tra il 20 ed il 21 dicembre del '43. Insieme a Laura Quattrini ha portato a piedi  l'esplosivo necessario nascosto dentro delle ceste, usate quotidianamente per portare verdure o panni, coperte di frasche. L'azione fu militarmente importante: i tedeschi videro interrotto il collegamento con il fronte meridionale, persero un grande quantitativo di munizioni ed armi. Inoltre, circa quattrocento soldati tedeschi perirono nell'attentato.
Oggi ricordiamo di "Nennella", in modo particolare, il suo essere un appassionata partigiana che ha messo la propria intelligenza, la propria esperienza e la propria audacia al servizio di una comunità sofferente per mancanza di libertà e diritti.
(a cura della prof.ssa Mary Nocentini)
 
 
Sono cresciuto con mia Zia Nennella (la sorella di mio nonno) in un piccolo vicolo di Albano Laziale, dove viveva nella sua minuscola casa, assieme ad altre compagne della sua vita che mi hanno fatto da zie a loro volta.
Era brusca nei modi ma gentile di cuore. Aveva un viso che portava tutti i segni della sofferenza della sua esistenza. Non parlava mai di se, o di quello che aveva fatto. Mi diceva sempre quello che sarei dovuto essere io: un uomo onesto.
Ha trascorso parte della sua vecchiaia a casa mia, oramai inferma. Ho diviso con lei 31 anni della mia vita...
Ora scusate, ma mi viene da piangere ...


il sindaco di Albano Laziale e mia madre nel momento in cui è stato tolto il drappo

... in una bellissima giornata di sole si è svolta la cerimonia all'interno della celebrazione del 25 aprile ... c'è stata una grande partecipazione ... vorrei cogliere l'occasione per ringraziare le Autorità comunali, per la loro grande sensibilità, tutti i partecipanti e le Associazioni "8 MARZO" e "ANDOS" che hanno permesso tutto ciò...in particolare l'ex sindaco di Albano Laziale la Signora ADA SCALCHI...

 

5 commenti:

Unknown ha detto...

Ed a novant'anni rompeva le noci con i denti... Grande Nennella!

andrea de rossi ha detto...

Eh eh eh ... È vero ... Eccome se è rompeva ....

Unknown ha detto...

Io sono enrico pizziconi e sono il nipote di nennella che era la sorella di mia..madre nardi ada nella lotta partigiana cera altra sorella di nome alfonzina portava la posta da roma hai castelli e giornali poi cera pizziconi marco mio fratello anche lui partigiano noi siamo ancora oggi fieri e orgogliosi di queste famiglie

Unknown ha detto...

Mia zia

Unknown ha detto...

La mia mamma si Christmas Clementina Nardi era sorella di Elena Nardi e Peppina Nardi.
Ok Sono nata a Albano Laziale.