COMITATO ORGANIZZATORE
(oltre ovviamente ai nostri preziosi mariti
che ci danno un valoroso supporto)
COSI GERMANA
COSI LUANA
FERRANTE CONNIE
ROSSI CARLA
TARDIOLI MARTINA
1) Come
nasce l’idea di questa “festa di beneficenza”?
Nel
2001 insieme ad una coppia di amici, io e il mio compagno (ora marito)
decidiamo di ospitare due bambine provenienti dalla Bielorussia per un progetto
di risanamento fisico. Le bambine sono
arrivate malnutrite, con problemi fisici e psicologici di vario tipo. Nel 2002
decidiamo di metterci in viaggio verso Rudenk
per andarle a trovare e vedere dove vivono. L’Istituto nel quale alloggiavano,
situato in un paesino sperduto a 50 km
dalla capitale, mi ha dato l’impressione di un carcere … l’impatto emotivo fu
molto forte . L’organizzazione ospitava bambini orfani o bambini tolti ai
genitori per problemi giudiziari dai 7 ai 17 anni, il suo direttore ci aveva comunicato che con i finanziamenti statali non riuscivano a
coprire i fabbisogni dei loro ospiti e ci chiese di aiutarli per comprare loro
scarpe e vestiti. A seguito di questa
esperienza abbiamo coinvolto i nostri amici per la prima festa di beneficenza
che si è svolta a casa mia a luglio del 2003 e abbiamo raccolto € 1.200. Da qui
ogni anno abbiamo organizzato una festa per cercare di aiutare chi ne avesse
bisogno, portando direttamente i soldi senza intermediari. Il nostro gruppo si
chiama “1 giorno per gli altri”.
2) C’è
nel vostro futuro in programma la
nascita di una Onlus?
Ne
abbiamo parlato varie volte con idee un po’ contrastanti. Sicuramente una Onlus ci permetterebbe di ricevere più
finanziamenti, ma richiederebbe anche più impegno: comunque non la escludiamo come
ipotesi futura.
3) I
risultati ottenuti finora vi soddisfano?
Riguardo
ai risultati posso dirti che nel corso degli anni le persone che partecipano ai
nostri eventi sono aumentate; infatti, le prime feste le facevamo nel giardino
di casa mia, poi, dopo aver superato le cento persone, siamo stati costretti a
trovare nuove soluzioni. Si, siamo contenti, sia perché riusciamo comunque a
trarne benefici in termini di soldi da donare sia perché le persone che vi
partecipano rimangono entusiaste. E’ un modo anche per incontrare amici che non
si vedono da molto tempo.
4) Pensate,
inoltre, di dedicarvi ad un programma in particolare? Ovvero ad un obiettivo
mirato da raggiungere in un determinato tempo?
Un
programma in particolare vorrebbe dire dedicarsi ad un unico progetto e non
alle diverse necessità che si possono presentare ogni anno. I nostri interventi
sono innanzitutto rivolti principalmente ai bambini Ci sono diverse realtà territoriali che hanno
necessità impellenti e noi vogliamo
esserci anche per loro. Anche in occasione del terremoto de L’Aquila e di
Norcia siamo stati presenti.
5) Infine,
una curiosità … dedicare tempo a questa attività resta in un sé un atto di
profondo di profondo egoismo? Nel senso che il benessere che se ne trae può
essere definito una spinta essenziale a farlo?
Aiutare
gli altri, aiuta sicuramente a fare stare bene noi e, anche se in questo ci
fosse un poco di egoismo , io lo definirei “sano” .
…
Cosa dire … seppur da un certo periodo di tempo anche io ho iniziato a
dedicare parte del mio tempo per cercare di fare qualcosa di utile per chi vive
in contesti particolarmente difficili, mi entusiasma sempre ascoltare chi fa
altrettanto …
Conosco Martina da tanto tempo, ma da altrettanto
non la sentivo … poi quello strano mezzo che è facebook ci ha rimesso in contatto,
sono venuto a conoscenza di questa sua attività benefica e non ho resistito per
saperne di più.
A lei ad al suo gruppo vanno i miei
ringraziamenti per quello che fanno sottraendolo al loro tempo personale, cosa
che rende, indubbiamente, il nostro mondo migliore, perché è in ogni singolo
gesto individuale che l’umanità giustifica,
o meno, la sua esistenza …
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