e quel giorno arriva
intorpidito dalla lunga attesa sbircia, cogita, striscia, s’insinua
e prende possesso
ha modi gentili, nobili, farisaici, ma decisi
fino a divenire ruvidi
nell’annuncio velato di malinconia di assurgere ad uomo
nell’eco lontana corre il brivido di quello che mai più sarà
l’eutanasia del sogno tramuta nella severa, vitrea, umana realtà
mentre muori
ammantato di solitudine
senti il sangue scorrer placido nelle vene
seppur dolce è l’abbandono
amaro è il naufragar nell’oceano della maturità
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