mercoledì 25 agosto 2010
JAN FABRE - FROM THE FEET TO THE BRAIN
"Credo nell’immaginario. Credo in
ciò che non esiste ancora. Forse
la bellezza e l’arte possono guarire
le ferite nei nostri cuori, causate
dalle guerre nelle nostre teste.
Jan Fabre intervistato da Jan Hoet e
Hugo de Greef, 1994;
“Kritisches Lexikon der Gegenwartskunst” "
Jan Fabre è un pugno nello stomaco. Una aritmia eccitante. Un abbandono ed un ritorno. E' sentirsi partecipi ed estranei. E', sopratutto, un consiglio...
lunedì 9 agosto 2010
2 AGOSTO 2010 (15874 GIORNI)
e quel giorno arriva
intorpidito dalla lunga attesa sbircia, cogita, striscia, s’insinua
e prende possesso
ha modi gentili, nobili, farisaici, ma decisi
fino a divenire ruvidi
nell’annuncio velato di malinconia di assurgere ad uomo
nell’eco lontana corre il brivido di quello che mai più sarà
l’eutanasia del sogno tramuta nella severa, vitrea, umana realtà
mentre muori
ammantato di solitudine
senti il sangue scorrer placido nelle vene
seppur dolce è l’abbandono
amaro è il naufragar nell’oceano della maturità
intorpidito dalla lunga attesa sbircia, cogita, striscia, s’insinua
e prende possesso
ha modi gentili, nobili, farisaici, ma decisi
fino a divenire ruvidi
nell’annuncio velato di malinconia di assurgere ad uomo
nell’eco lontana corre il brivido di quello che mai più sarà
l’eutanasia del sogno tramuta nella severa, vitrea, umana realtà
mentre muori
ammantato di solitudine
senti il sangue scorrer placido nelle vene
seppur dolce è l’abbandono
amaro è il naufragar nell’oceano della maturità
lunedì 2 agosto 2010
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