Trentasette
adesso basta! c’hanno scassato co’ sta storia der ’68.
er ’68 de qua, er 68 de là, perché NOI avemo fatto er ’68, perché oggi tutto quello che voi c’havete l’avemo fatto creà NOI co’ la rivoluzione, perché sennò stavate ancora fermi ai visigoti, perché NOI avemo cambiato er modo de pensà, de agì, de guardà er monno attraverso na’ nova ottica, lontana anni luce dalla borghesia che coattamente comannava e pilotava na’ società de rincojoniti sottomessi. hai capito? NOI AVEMO FATTO ER ’68 ! NOI !!!
ride e beve mentre scimmiotta l’oramai sessantenne exsessantottino che abbiamo incontrato a piazza navona nel nostro giro notturno nella capitale d’italia.
hai capito andrea? NOI avemo fatto er ’68 ! e quello che oggi ci ritroviamo, la nostra società attuale, è frutto di quella rivoluzione. delle barricate. degli scontri degli studenti universitari, figli della borghesia, contro i poliziotti, figli di operai. quelli del 18 politico. delle lauree senza esami. dei collettivi protezionisti. dell’amore libero, partorito peraltro dal movimento hippy, peaceandlove. della riforma a tutti i costi. di intellettuali improvvisati, di capi bastone a conduzione familiare, di infiniti dibattiti sul come e dove, di comizi scimmiottando i speakers’ corner londinesi, di...
d’altronde, andrea, se non ci fosse stato il ’68 che ne sarebbe stato della nostra società? tu cosa ne pensi?
sai bene cosa penso del ’68. ha procurato più guai che benefici. e comunque adesso basta. continuano a fare film. a scrivere libri. ora, addirittura, pubblicano anche i figli dei sessantottini, gli eredi dei funanboli di quel periodo, che dove è nato è ormai dimenticato, mentre da noi ancora ci rompono i testicoli, martellandoceli, trenta anni dopo. basta! gli italioti sono un popolo particolare. si aggrega alle rivoluzioni e poi pensa che ne sia l’artefice.
bravo! anche io la penso così.
lo so.
non è povero guardare nostalgicamente sempre al passato, la mejo gioventù, invece di produrre nuove idee e nuove rivoluzioni, magari senza l’uso della violenza, tendenti a migliorare questa società di fatto incancrenita? dove sono, del resto, oggi i padri della RIVOLUZIONE ? in banca, professori universitari, dispersi in partiti politici, dirigenti statali, negli ambienti finanziari, giornalisti, cinematografari, scrittori...
...elite...
già andrea, elite. classe dirigente. quello che hanno fatto finta di combattere. ne hanno preso il posto. e adesso vivono di ricordi...mah... magari se invece del ’68 avessero fatto più sessantanove non sarebbe stato meglio per tutti, andrea?
pensieri(aforismi)&dialoghi tossici
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