venerdì 16 agosto 2013

FEMMINICIDIO

Il Ministro dell'Interno Alfano, in occasione della tradizionale conferenza stampa di Ferragosto ha comunicato i seguenti agghiaccianti dati:

"Circa il 30% degli omicidi commessi in un anno in Italia, 515, ha come VITTIMA LE DONNE. Dall'entrata in vigore della legge sullo stalking sono state presentate 38.142 denunce, di cui 9.116 dal primo agosto del 2012 al 31 luglio del 2013. A denunciare nel 77% dei casi sono donne".

Dunque, riepiloghiamo; in un anno ( agosto 2012 luglio 2013) in Italia:
150 donne sono state uccise
9.116, ovvero 24 donne al giorno, hanno denunciato casi di stalking.

Dove viviamo? Come sono possibili questi dati in un Paese Occidentale? E' successo qualcosa di cui non siamo a conoscenza?
Ogni giorno aprendo i giornali si leggono truci storie legate a donne, che in molti casi sono sfociate in tragedia.

E' inaccettabile questa cosa. Come si può pensare di vivere in un paese civile? Come è possibile presumersi  idonei alla vita in comune in un contesto del genere?

Appare come una affermazione apodittica, irrazionale.

In molti dei casi, se non in tutti, alla matrice del delitto c'è una separazione non accettata. Uno scioglimento unilaterale del rapporto che comporta generalemente minacce, ritorsioni, sfregi (oggi, incredibilemente ha preso piede una nuova moda: quella di sfregiare il prossimo con ACIDO!) e, in ultimo, l'OMICIDIO.

Non ci sono parole per deprecare questa stato di arretratezza culturale, questo antico retaggio di presunta mascolinità tendente a "pulire l'onta", l'ONORE di siciliana memoria (DIVORZIO ALL'ITALIANA, memorabile film di denucia su come il delitto d'onore fosse un rituale - in Italia, all'epoca, il divorzio non esisteva così come sembrerebbe essere ancora oggi ... -  accettato finanche dal Codice Penale che lo contemplava al fine delle attenuanti ... sic!!!).

Si cerca di legiferare in proposito, litigando come sempre; tutto ciò è assurdo. Nel Paese dei divieti che non vengono rispettati da nessuno se ne cercano di aggiungere altri così da  cercare di tenere pulita la coscienza e ridurre tutto, magari, ad un comma di una articolo normativo.

La verità è che la nostra società continua ad avere un approccio terzomondista, talebanesco, ai fatti della vita; vive prigioniera del proprio passato e di moderno vernicia solo i cancelli che proteggono proprietà vetuste e polverose, allucchettati ad idologie consunte e patetiche.

Brucierà nella propria pazzesca vanità questo stivale modaiolo, aspettando un Vate che non arriverà mai ...

Forse stasera una donna verrà minacciata, un'altra palpeggiata, ad una ancora arriverà acido negli occhi, una morirà.

l'Assemblea, nel frattempo, gode di meritate ferie ...