A volte nella vita di ognuno di noi accadono fatti che divengono incontrollabili, e che degenerano nell'imprevedibile.
A volte, la concatenazione degli eventi che si susseguono frenetici può produrre oniriche metastasi di follia...
talia
“così vai via”.
“non è che me ne vado”.
“ah, no. e che cosa è che staresti facendo?”.
“torno nel mio paese per un po’ di tempo. devo tornare per capire”.
“che cosa c’è da capire?”.
“andrea, ti sei accorto di quanto hai lontano da me in questi ultimi tempi?”.
“possibile che ancora confondi essere con avere? eppure ne abbiamo speso di tempo su questa cosa…”.
“sai che quando mi innervosisco parlare in italiano mi da problemi”.
“vuoi parlare in inglese?”.
“con te? tu non parli in inglese, riesci a dire qualche frase, e poi non capisci una parola di quello che dico se parlo “normalmente”“.
“hai ragione, scusami. so quanto è difficile parlare in una lingua che non è tua”.
“insomma, andrea. voglio solo tornare in california per un paio di settimane, forse tre”.
“vai via da me, talia. non hai nulla da capire”.
sabato 11 settembre 2010
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