martedì 5 luglio 2016

L'ASSESORE " IN PECTORE"

E' stupefacente come alcune persone non appena investite di una ipotesi di carica amministrativa inizino subito a pontificare su argomenti di cui sono all'oscuro. 
Tal Paolo Berdini, in odore dell'asserato all'urbanistica per il Comune di Roma targato 5 Stelle, ha iniziato a sproloquiare sullo stadio della Roma, iniziando col dire in una trasmissione radiofonica che avrebbe fatto tutto in suo potere per bloccarlo, anche se in tal senso non ne avrebbe alcuno per legge, poi si è rimangiato la parola, sotto la pressione del suo stesso movimento, e poi ha ricominciato, dicendo che oramai la questione è di competenza della Regione Lazio ma che comunque quello che si sta portando avanti è uno scempio. Al di là della questione, sulla quale ognuno può avere il proprio parere, quello che è veramente inaccettabile è  l'esternazione continua di una persona che ad oggi non ha alcun ruolo amministrativo assegnato e parla come se possedesse chissà quali poteri assegnati dal legislatore. La normativa sull'edilizia è regolata dal TUE, testo unico sull'edilizia, e questo fra le altre cose, prevede che l'assegnazione di un lavoro pubblico avvenga tramite Conferenza dei Servizi, nella quale partecipano tutte le istituzioni coinvolte nel lavoro che si deve autorizzare. Ognuna deve esprimere un proprio parere e nella somma di questi il lavoro può essere autorizzato o meno, ovvero l'unico divieto può essere espresso dai Beni Culturali che hanno potere di veto assoluto. Tutte le altre amministrazioni possono proporre, se del caso, modifiche al piano presentato, ma che non sono vincolanti per il proponente qualora la maggioranza propendesse per la realizzazione di quanto presentato. Il Promesso assessore quindi parla a vanvera insultando, oltretutto tutto i tecnici specializzati che hanno presieduto i lavori al Comune di Roma. Non conosco il curriculum di questo signore che dice di essere un uomo di legge, e non so quali qualità lo abbiano portato ad essere candidato al ruolo al quale dovrebbe accedere, ma credo che una persona equilibrata e con il senso delle Istituzioni dovrebbe tacere se non è a conoscenza di quanto parla. Assuregere ad un ruolo pubblico comporta doveri e rispetto per chi nella cosa pubblica ci lavora da anni. Superman resta un fumetto, per quanto sia possibile che esista veramente, e nessuno può decidere cosa fare e non fare secondo i suoi convincimenti personali; tutto è regolato dalla legge ed a questa occorre attenersi. Sono le persone a fare le istituzioni e credere di avere una soluzione per tutto resta un vizio tutto italico; mo' arrivo io e ve faccio vedè ...
L'uomo solo al comando non rientra nei dettami dell'esercizio democratico, è scritto espressamente nella Costituzione, così tanto sbandierata a vanvera.  Certe cose, purtroppo, non cambiano mai ...

Nessun commento: