giovedì 6 agosto 2020

CORREI




Se c'è una cosa che il coronavirus ci ha lasciato in eredità è la prova del fallimento della nostra democrazia, seppur essa non sia mai stata possibile essere definita tale. Ho più volte scritto in proposito, ma quello che ho potuto constatare durante periodo di lookdown e quello che si sta verificando nel suo post, è un qualcosa di sbalorditivo. Due governi improbabili, nonché impresentabili, per ragioni oscure, ovvero chiare solo a loro, vengono retti da uno sconosciuto che non ha avuto alcun riscontro alle elezioni ovvero non si era presentato per avere, qualora gli elettori avessero voluto farlo, una legittimazione popolare.

Tale sconosciuto, persona arrogante e quanto mai sgradevole, teleguidato da un folcloristico addetto stampa noto ad un certo pubblico televisivo per aver partecipato alla prima edizione del grande fratello, preso atto dell'incredibile situazione venutasi a generare a causa di un presunto virus ha deciso di esautorare il parlamento di ogni significato democratico iniziando a legiferare con i CDPM,  dichiarati a più riprese incostituzionali; tali appelli, incredibilmente sono restati lettera morta.

Orbene, lo sconosciuto vista l'acquiescenza, nonché l'assuefazione, di un popolo che non è mai stato tale ad accettare ogni tipo di imposizione, ha pensato bene di privare ogni individuo della sua libertà personale con un foglio di carta dal di lui autografato senza che gli eletti del popolo, deputati e senatori, abbiamo potuto esprimere il loro voto al riguardo, cioè senza alcuna discussione democratica.

L’uomo sconosciuto, presoci gusto, ha iniziato a credere, a ragione, che l’italiano tutto sommato del parlamento può farne a meno se c’è lui a guidarlo, così ha chiesto, unico premier nell’Unione a farlo, di poter prolungare lo stato di emergenza affinché potesse continuare a sottoscrivere fogli di carta per fare quello che più o meno gli pare.

Le due forze che lo sostengono sono prigioniere di questo individuo, ripeto, arrogante, teleguidato da un lobbysta gay, in quanto per farlo decadere devono per forza di cosa far cadere il governo e tornare alle urne, dove probabilmente avrebbero una sonora bastonatura.

Quindi, riassumendo, due governi non espressione del risultato delle urne, come sempre più spesso accade negli ultimi anni, con a capo un individuo pescato nel mazzo di leccaculo vari, stanno sistematicamente ignorando ogni vincolo democratico con giustificazioni sempre più risibili,  che, paradossalmente, vengono notate all’estero e non da noi.

In Italia il concetto di democrazia non è mai stato molto chiaro, è vero, ma questi ultimi accadimenti restano comunque un campanello di allarme che non possiamo permetterci di far finta di non sentire, pena essere correi.

Questi signori stanno violando ripetutamente norme costituzionali nel nostro silenzio; vogliono cambiare lo status quo democratico a loro uso e consumo, e vorrei ricordare che tale procedura conduce sempre ad uno stato totalitario. Venuti meno i contrappesi democratici con il bicameralismo perfetto, creati dai padri fondatori di quel che resta del Bel paese, venuta meno la funzione del Capo dello Stato di vigilare sui questi contrappesi, e venuta meno, soprattutto, la volontà popolare di considerarli dogmi imprescindibili in un paese che voglia definirsi democratico, cosa resta se non un ortodossia con un pensiero unico, quello di uno sconosciuto.

Correi … oltre tutto senza avere nulla in cambio …