lunedì 30 gennaio 2017

END RUN RELODED

(vedi anche post end run - 10 aprile 2016)

... ma alla fine ci si potrebbe anche stancare, e l'end run divenire definitivo ...
Con questa chiosa chiudevo il mio post end run sulla necessità che può prospettarsi all'uomo di dover cambiare lo status quo nel quale ha vissuto fino al momento nel quale prende coscienza che ciò che è non lo soddisfa più.
Sono trascorsi circa dieci mesi da allora e rileggendolo oggi mi sono reso conto di come certi moti spirituali possano divenire irreversibili dal momento del loro palesarsi, e di come, sopratutto, sia vano ogni tentativo di resistervi, diluirli o cercare di minimizzarli.
Ogni uomo vive come crede sia meglio per lui, seppur ingabbiato nelle regole sociali alle quali deve sottostare sopratutto in ordine alle aspettative che i componenti della società hanno nei suoi confronti, in virtù dell'accettazione nonché dell'apprezzamento dei suoi comportamenti; ma pur nella costrizione delle regole limitative delle libertà individuali, tacitamente accettate dalla nascita, organizza il suo mondo, effettua le sue scelte, stabilisce le sue linee di condotta, cerca le sue relazioni affettive, fissa i suoi limiti, programma il suo futuro.
Poi accade qualcosa che muta il suo punto di vista e quel qualcosa lentamente si fa strada in ciò che lo rende diverso, speciale, dalle altre forme di vita esistenti sul pianeta, una percezione  trascendente, imponderabile e astratta del proprio io, avviandolo verso una trasformazione non controllabile in quanto inconscia.
Arriva, infine, il momento nel quale ciò che è nato inconscio diviene conscio, irradiandosi come luce del giorno nascente che mostra nuove strade e confini imperscrutabili nell'oscurità della routine quotidiana, cancellando, apparentemente, di colpo tutta la conoscenza sul quale credeva si fondasse il proprio io; in quel preciso istante tutto il processo che si è sviluppato al fine di condurlo fino a lì si palesa in maniera chiara, netta, limpida, ineludibile, e tutto cambia.
In meglio o in peggio, al suo albeggiare non è dato sapersi, occorrerà altro tempo per darne un giudizio; l'unica cosa che conta è l'accettazione del completamento della nemesi, pur partendo dal presupposto filosofico che nulla avviene per caso sepppur nella consapevolezza che l'umana indole sembra più propensa ad accettare la tesi contraria, forse perché meno impegnativa nell'analisi.
Post fata resurgo (dopo la morte torno ad alzarmi) ... ora che la mia nemesi, per me scevra di fatalità, sembra essersi compiuta non mi resta che attendere il mio successivo stadio evolutivo, conscio che che ciò che è stato mai più sarà.
Si, è vero, quanto scritto può sembrare banale, tutti prima o poi cambiano ... ma accogliendo ciò come antitesi al mio pensiero non faccio null'altro che renderlo sostenibile ...

venerdì 20 gennaio 2017

INCONTINENZA VERBALE

E così, dopo fiumi di parole dedicate alla presunta inettitudine di chi li aveva preceduti nella reggenza di quella che comunemente viene definita "la cosa pubblica", i novelli dioscuri della politica italiana capitanati da un capo comico si appellano alla loro "umanità" per giustificare le difficoltà insite nei processi legati all'amministrazione di cui stanno prendendo lentamente coscienza.
Già, verrebbe da dire. Sono umani, come quelli che li hanno preceduti. Sono persone ordinarie, come quelli che li hanno preceduti. Sono fallibili, come quelli che li hanno preceduti. Sono egocentrici, come quelli che li hanno preceduti. Sono giudicati, come quelli che li hanno preceduti. 
Dove risiede, quindi, la loro tanto decantata, celebrata, e presunta, diversità? Nel nulla, verrebbe da dire, ponendo attenzione a quanto sta accadendo nella vituperata amministrazione italiana.
L'incontinenza verbale, con uso spregiudicato ed inconsapevole della lingua italiana lasciatemi dire, cui siamo stati sottoposti, e che non accenna a scemare, da sconosciuti assurti a ruoli di pubblico interesse è tipica della follia tutta italiana di celebrare a priori tutto le presunte diversità che di volta in volta si affacciano sul variopinto panorama politico italiano.
Per una qualche oscura ragione (su questo punto avrò poi modo di tornare con un dovuto approfondimento) il capo popolo resta ancora il simbolo retorico a cui parte degli italiani restano indissolubilmente affezionati, e di cui, sopratutto, sembrano non potere fare a meno.
Come non possono fare a meno delle parole che gli vengono date in pasto giornalmente attraverso i media, che comportano aggregazioni istintive basate sul presunto "torto o ragione" di quanto viene proposto in discussione alle raffinate menti detentrici di tutte le soluzioni immaginabili sulla problematica in questione (qualcuno ricorda i "girotondisti" di Nanni Moretti, capo cinematografaro dell'epoca "Dalema di qualcosa di sinistra"?).
Datemi un megafono e vi rivolterò il mondo! (parafrasando la presunta quanto famosa frase del matematico e filosofo Archimede di Siracusa)  è sicuramente lo slogan che più si confà alle esigenze giornaliere di sfogo degli italiani, sempre pronti a saltare sul carro che ritengono più utile a loro al momento.
L'incontinenza verbale resta, a mio modo di vedere le cose (ma magari sono orbo e non me ne rendo conto), il miglior requisito per approcciarsi alla politica italiana, accompagnata, questo senza ombra di dubbio, dalla necessaria tracotanza del Grillo (il Marchese da oscar di Alberto Sordi) "io so io e voi nun sete un cazzo" ...
Buon pro vi faccia.

giovedì 12 gennaio 2017

MILLENOVECENTOSESSANTANOVE



  • 24 febbraio: la NASA (national aeronautics and space administration) lancia la sonda Mariner 6 verso Marte
  • 03 marzo: la NASA lancia Apollo 9 verso la Luna
  • 18 marzo: viene lanciata l'operazione Breakfast in Cambogia durante la guerra in Vietnam
  • 24 marzo: la NASA lancia la sonda Mariner 7 verso Marte
  • 10 maggio: inizia la battaglia di Hamburger Hill durante la guerra del Vietnam
  • 16 maggio: la NASA lancia la sonda Venera 5 verso Venere
  • 18 maggio: la NASA lancia Apollo 10 verso la Luna
  • 08 giugno: il presidente americano e il presidente vietnamita concordano il ritiro dei 25.000 soldati americani impegnati nella guerra del Vietnam
  • 16 luglio: la NASA lancia Apollo 11 verso la Luna con l'obiettivo di farvi scendere gli uomini che ne compongono l'equipaggio
  • 21 luglio: la NASA fa sbarcare il primo uomo sulla Luna (un piccolo passo per un uomo un grande passo per l'umanità)
  • 04 agosto: iniziano in segreto i negoziati di pace fra USA e Vietnam
  • 29 ottobre: nasce ARPANET, progetto militare statunitense sulle reti di computer che sarà il preludio di ciò che oggi conosciamo come INTERNET
  • 14 novembre: la NASA lancia Apollo 12, seconda missione umana verso la Luna
  • 15 novembre: nel mare di Barents si scontrano un sottomarino USA ed uno dell'URSS nel mezzo della "Guerra Fredda"
Sette missioni spaziali, tra cui quella che sembrava aver cambiato per sempre il corso della storia dell'umanità, portate a termine dagli USA (sotto l'egida dell'acronimo più conosciuto della Via Lattea: NASA) in un solo anno, mentre sul pianeta Terra erano impegnati  in una guerra vera (Vietnam) ed in una infinita partita a scacchi (URSS) passata alla storia come la "guerra fredda"; in aggiunta a tutto ciò, inoltre, anche la realizzazione del primo messaggio transitato tra due computer (la parola login) collegati in rete.
Nell'ottobre di quello stesso anno, il futuro presidente americano (dal 1977 al 1981) Jimmy Carter, premio Nobel per la Pace nell'anno 2002, segnala al NICAP (national investigation commettee on aerial phenomena) l'avvistamento di un UFO a Leary, Georgia (di cui divenne Governatore nel 1971).



Negli ultimi 70 anni (dal 1947 fine della seconda guerra mondiale ad oggi), la tecnologia sviluppata sul pianeta terra ha avuto un'evoluzione talmente rapida non paragonabile in nessuna maniera allo sviluppo che si è susseguito dall'anno zero al 1800 circa, con un accelerazione incredibile proprio in questo ultimo breve periodo (considerandolo da punto di vista storico, ovviamente).
La farsa della "guerra fredda", non si può non considerarla tale rileggendola oggi con un attenzione che non poteva essere tale nel contesto nel quale la stessa è stata virtualmente combattuta, abbinata a quella "vera" che si è svolta in Vietnamam,  se analizzata freddamente appare più come un riuscito tentativo di distrarre l'attenzione su quanto in realtà stava accadendo sul pianeta terra, ovvero un'esplosione di conoscenza molto difficile da giustificare considerando la tecnologia in uso sino ad allora.
Vista, quindi, l'impossibilità di una spiegazione che potesse essere considerata reale in rapporto ai paradigmi scientifici dell'epoca, distrarre l'opinione pubblica con una diffusa strategia del terrore (cosa che si sta ripetendo ai nostri giorni) potrebbe essere stata una scelta ponderata e condivisa dalle due superpotenze che all'epoca costituivano i due blocchi principali di divisione ideologica esistente sul pianeta.
Ma se questo fosse vero, dove rintracciare la genesi di quanto accaduto, tanto segreta da dover essere occultata ad ogni costo?
Forse la risposta a tutto ciò si trova ancora oggi nella piccola cittadina americana di Roswell ...