martedì 17 febbraio 2015

Stand up for life Onlus Partners

Sono stato inserito fra i partners dell'ONLUS Stand up for life, di cui ho pubblicato la breve intervista fatta con i soci fondatori, come è possibile vedere in fondo alla lista che è presente sul sito dell'organizzazione.
 
Parte del ricavato delle vendite del mio libro "SETTE VOLTE L'AMORE" verrà devoluto a loro per incrementare i progetti nei quali sono coinvolti.
 
La copia è acquistabile in formato EBOOK sulle principali piattaforme digitali internet a Euro 3,99; per leggerlo su PC o qualunque altro supporto digitale basta scaricare un lettore tipo KINDLE; su questo blog è presente un link che reindirizza ad AMAZON.
 
E' possibile saperne di più leggendo i post ABOUT ME e CONSIDERAZIONI ALEATORIE SULL'AMORE, che contiene un estratto del prologo.
 

Partners

Stand up for life Onlus ha ricevuto il patrocinio del Comune di Fiesole:


logo città di Fiesole


Inoltre la Onlus collabora con numerosi partners:


giovedì 12 febbraio 2015

CINQUE DOMANDE A: STAND UP FOR LIFE

STANDUPFORLIFEONLUS@GMAIL.COM

SITO WEB:HTPP//STANDUPFORLIFE.WORDPRESS.COM

SED.E LEGALE: VIA S.ANDREA A SVEGLIA NR. 23, 50010 FIESOLE (FI)
TEL: +393281921505
CODICE FISCALE: 94220760485

SOCI FONDATORI:
VALENTINA BARGELLI, Biochimico clinico
FRANCESCA PONTECORVI, Optometrista
MARCEL RAMAROLAHY, logista





 
Come nasce STANDUPFORLIFE ONLUS e quale obiettivo si prefigge?
STAND UP FOR LIFE è una ONLUS nata nel settembre 2012 per proteggere la vita in quei continenti, vedi l'Africa, nei quali sopravvivere è una sfida quotidiana.
Attraverso progetti umanitari, condotti da specialisti sul campo, cerchiamo di combattere la malnutrizione, le malattie tropicali e di sensibilizzare le popolazioni a corretti comportamenti igienico-sanitari.
Il nostro obiettivo è quello d’intervenire con le nostre competenze, con umiltà e rispetto, per insegnare quello che sappiamo a chi ha più bisogno ed imparare quello che non sappiamo da chi soffre.
L’elemosina non serve se non nel momento in cui la situazione non ti consente di fare altro. Ciò che serve è permettere ai popoli del così detto Terzo Mondo di svilupparsi per diventare indipendenti in modo tale da poter sfamare la famiglia, mandare a scuola i figli, avere le risorse economiche per curarsi e non morire per l’impossibilità di comprare un farmaco o di andare in ospedale.
Dal desiderio di fare qualcosa per se stessi a quello di fare qualcosa per gli altri  ... come è cambiata la vostra vita?
Quando fai qualcosa per gli altri stai meglio con te stesso … Noi occidentali abbiamo molto e in questi paesi dove non hanno quasi niente anche quel “poco” che riesci a fare, per loro è “molto”… Quindi dedicare il proprio tempo a chi ha più bisogno ti rende una persona migliore.
Chi sono "gli altri" che avete incontrato e aiutato fino ad ora in questo vostro percorso? Quanto può essere differente la vita sul pianeta terra in relazione al posto in cui nasci?
Quando non hai cibo e acqua, quando non puoi andare a scuola, la tua vita è sicuramente peggiore di coloro che invece tutte queste cose ce le hanno a portata di mano. Quando si muore per una semplice infezione che poteva essere curata con un antibiotico, allora capisci di quanto sei fortunato ad essere nato in un luogo del pianeta dove l’accesso alle cure ti permette di guarire e di non morire … Gli altri sono tutti coloro che ti chiedono aiuto, oppure che non te lo chiedono ma capisci però che con il tuo aiuto migliori la sua vita e allora gli offri “la tua mano”.
Compagni di un viaggio ... le vostre aspettative ... le vostre paure ... cosa vedete nel vostro futuro?
Continuare il percorso già intrapreso al “servizio” di chi ha più bisogno.
Paure non ne abbiamo, in quanto il percorso intrapreso è stato pianificato a lungo e ci prefiggiamo di restare con i “piedi per terra”, cioè non perdiamo di vista l’obiettività e quindi realizziamo progetti che per noi sono gestibili anche a distanza dal luogo dove vengono realizzati (Africa) avvalendosi anche di persone locali di fiducia e qualificate.
Quanto costa sacrificare parte della propria vita, della propria famiglia, degli affetti per quello che fai, che fate? E quanto torna indietro?
Premesso che non è un sacrificio perché si tratta di una “scelta di vita”, sicuramente dedicarsi al sociale richiede tempo in quanto  ognuno di noi ha il proprio lavoro e i propri impegni, ma la gioia nel fare tutto questa ci ricompensa di tutto.
 
 
 
Ho conosciuto l'Onlus STAND UP FOR LIFE per Francesca, mia cara amica, nonché cofondatrice dell'associazione insieme a Valentina e Marcel.
Di solito scrivo qualcosa al termine delle mie brevi interviste. Stavolta voglio semplicemente lasciarmi andare ad un sentito ringraziamento condito da un applauso ...

Ricordatevi di loro quando volete fare una donazione ...