mercoledì 5 ottobre 2011

body of worlds ... Gunther von Hagens'

E' arrivata anche a Roma la mostra (?) dei record, ovvero i corpi plastinati di Gunther von Hegens, 66 anni tedesco, chiamato anche Dottor Morte. In soldoni si tratta di persone decedute che hanno lasciato il loro corpo a Gunther e da  lui  plastinate (è un processo di mummificazione basato sul silicone) e variamente "lavorate", ovvero aperte, squartate, riassemblate, espiantate degli organi e così via....


Secondo lo scopo del lavoro, ovvero mostrare l'anatomia umana nella sua cruda e affascinante realtà, i plastinati vengono poi esibiti in varie pose, così da evidenziare, ad esempio, la distenzione dei muscoli lombari in attività, oppure come funziona l'articolazione delle dita delle mani e così via...
L'aspetto interessante è sicuramente quello didattico (sono in mostra (?) anche più di 200 organi del nostro corpo...), ed ha il suo effetto da questo punto di vista. Poter vedere come nella realtà siamo fatti (è vero che oggi grazie alle tecniche raggiunte è possibile una visione virtuale riprodotta molto vicina alla realtà), è sicuramente un evento  irrepetibile (almeno sino ad oggi...in futuro chissà...sembra che ad oggi circa sedicimila persone hanno già lasciato il loro corpo per subire questo processo di mummificazione...) ed eccitante nello stesso tempo, seppur apparentemente macabro.
Il percorso allestito alle Officine Farneto (dietro alla Farnesina) a Roma è asfissiante e diviene nel suo svolgersi sempre più silenzioso. L'inizio non è scioccante (seppur entrando si vede la forma di quello che era un corpo delineata solo dalle vene che gli sono state lasciate...) ma la visione diviene via via sempre più introspettiva e affoga in un mare di domande che nascono nella visione dei corpi.
20.000.000 di visitatori nel mondo sono un record (per incassi vicini ai 200.000.000 di dollari) e rappresentano comunque un fenomeno sociologico da indagare. Siamo lontani, lontanissimi da quella che possiamo definire "arte" pur nelle sue forme più estreme (esempio le famose e famigerate "performance" sul proprio corpo o altrui di sedicenti artisti), ma di sicuro è un qualcosa che stuzzica appettiti vari e che porta comunque ad un ritorno, anche se di rifiuto.
Mi ha colpito profondamente questo allestimento di persone mummificate ed esposte; mi ha colpito il corpo umano nel suo insieme (certe esplosioni lo fanno divenire enorme e sembra incocepibile che tutto sia racchiuso in un così esiguo spazio) e mi ha affascinato ancor più di quanto già non lo avesse fatto nella mia vita. Una macchina perfetta, concepita divinamente, straordinariamente efficace, che noi, con i nostri vizi, a volte distruggiamo.
Fino al 12 febbraio è visibile in Via dei Monti della Farnesina, Officine Farneto appunto, raggiungibile con la linee bus 32 e 271.
Detto questo, che aspettate?