venerdì 3 maggio 2019

QUARANTA GIORNI CIRCA

Esiste realmente la possibilità di incontrare la donna che hai sempre sognato? Dopo tutte le volte che mi ero posto questa domanda ero arrivato alla conclusione che no, in effetti, non lo credevo possibile. In fondo sogniamo proprio quello che la realtà non ci propone o comunque non crediamo possibile che si avveri. Già, proprio così, i sogni sono belli, forse, proprio per questo. Ma poi un giorno entrando in un locale ti imbatti in una ed il primo pensiero che ti salta in testa vedendola è più o meno questo: "e questa chi cazzo è?" Ma tutto sembra finire lì, su quell'assurdo e scurrile pensiero, frutto, ti sembra, più della tua idiosincrasia ad avere rapporti con l'altro sesso piuttosto che essere riferito ad una persona che per una qualche ragione ti ha colpito. E così, sul momento, te ne fotti, e continui a far scorrere la tua vita come se nulla fosse accaduto. Ma poi tornando nello stesso posto ogni volta che la vedi quella domanda retorica ti continua ad assillare e lì per lì cerchi di non darci peso, forse come retaggio nostalgico e profondamente egoista della tua splendida, in apparenza, solitudine. Ma poi il suo volto inizia ad apparirti in ogni momento delle tue monotone giornate sempre uguali a se stesse, così identiche da sembrare di vivere in un video gioco piuttosto che nella vita reale; ma poi, a pensarci bene, che cos'è in effetti veramente reale? E mentre il tempo scorre, ed ogni tanto torni in quel posto in cui lei lavora inizi a pensare che forse e questa chi cazzo è non esplica in maniera chiara il tuo pensiero, non lo chiarisce, non la rappresenta. Inizi, allora, a porti delle domande che per ovvie ragioni non possono avere una risposta se non tenti di approfondire la sua conoscenza. Ma seppur pacifica questa considerazione entra in contrasto con il tanto tempo che hai trascorso in solitudine, e per una qualche ragione cerchi di convincerti che si tratti, a tutti gli effetti, solo di un estremo momento di debolezza. Poi capita che per ragioni estranee alla tua volontà non la vedi più per un lungo tempo, ma lei resta nei tuoi pensieri in un modo che mai avevi provato prima. E tutto ciò ti rende nervoso, perché proprio nel momento in cui credevi di essere impermeabile ad ogni sentimento che potesse avvicinarsi, minimamente, a ciò che gli umani chiamano amore quella fiamma inizia a scaldarti, ed il fastidio provocato dal suo pensiero sembra bruciare nello zampillare di quel fuoco che divampa in te senza che tu possa minimamente controllarlo. Poi capita che una sera nel locale tenti di dirglielo. Poi capita che non ci riesci. Poi capita che il giorno dopo ci riprovi. E lo fai recitando come fossi su di un palco teatrale, forse solo per vincere la tua paura di un rifiuto, o peggio, che possa mettersi a ridere. Ora che scrivo queste righe sono trascorsi circa quaranta giorni da quel momento; quaranta giorni che hanno capovolto il mondo come lo conoscevo, o meglio, credevo di conoscere. Quaranta giorni circa per essere precisi; ma la sostanza non cambia: quello che è cambiato è tutto il resto. Ora stiamo assieme. Quella folgorazione che credevo possibile solo nei film ha colpito noi, ed ora so che è possibile innamorarsi a prima vista. E questa chi cazzo è oggi ha una risposta: è la donna che amo. Altre parole non servono, anche perché per quante ne conosca non sarebbero mai abbastanza per descrivere quello che provo da quando la frequento. Ti amo. E questo è quanto. Quello che posso dirti, ora, amore e che è vero, non succede solo nei film ...