mercoledì 16 marzo 2016

MARTE

Il 14 marzo  è stato lanciato dalla base di Bajkonur (Kazakhstan) il razzo Proton con a bordo il lander Schiapparelli, una sonda che servirà ad esplorare il pianeta rosso per conto dell'ESA (in realtà solo dieci paesi sono coinvolti dei 22 facenti parte dell'European Space Agency), che vede l'Italia in prima fila con le industrie Thales Alenia Space Italia, Telespazio e Altec (32% quale quota di un investimento complessivo di 1,3 miliardi di euro) per questa prima missione denominata EXOMARS.

La sonda Schiaparelli (astronomo esploratore di Marte che proprio il 14 marzo avrebbe compiuto 171 anni) dovrebbe atterrare il 19 ottobre 2016 dopo un viaggio di 143 milioni di chilometri, e il suo compito, manco a dirlo, sarà cercare tracce di vita biologica sul pianeta che più di tutti ha una stretta relazione con il nostro.

La NASA, come è noto, ha già inviato sonde su Marte, ed ha un satellite in orbita attorno ad esso che invia foto del pianeta, a volte veramente sorprendenti, di strutture che sembrano manufatti artificiali e non naturali, tra cui: tre piramidi allineate come nella pianura di Giza in Egitto, una di ciò che appare come un sarcofago,

e quella oramai famosissima dell'enorme viso umanoide che tanto ha fatto discutere.


E' innegabile che Marte eserciti sulla nostra specie una attrazione direi fatale e quello che stiamo spendendo tra americani e resto del mondo per cercare di studiarlo al fine di inviarci sopra la nostra specie per colonizzarlo sta lì a dimostrarlo.

Che sul pianeta rosso fosse presente acqua è oramai innegabile, al di là delle comunicazioni ufficiali che la NASA dirama in proposito delle ricerche che sta effettuando (mi ripeto in proposito ma la National Aeronautics and Space Administration pur se ufficialmente è classificata come agenzia governativa civile è in realtà ricompresa all'interno del ministero degli interni e deve sottostare al segreto di stato, ragion per cui quello che comunica sono le informazioni non classificate Top Secret),ed in ragione di ciò è molto probabile che ci sia stata vita biologica in un tempo remoto che, per una qualche di ragione, potrebbe essersi trasferita sul pianeta terra dando vita alla nostra specie, non necessariamente uguale ma forse simile.

Questo spiegherebbe in parte il senso di attrazione che noi umani abbiamo verso Marte, un richiamo così forte da apparire come un elevato desiderio di risalire alla vera storia dell'origine dell'umanità. Da tempo accanto alle teorie che vengono accreditate come ufficiali dalla scienza di riferimento ne sono nate altre molto interessanti, grazie alla tecnologia oggi a disposizione di una moltitudine di persone che non si accontentano più di quanto viene riferito ma cerca spiegazioni alternative credibili a quelle che, in molti casi, appaiono improponibili seppur certificate a livello mondiale.

Una teoria è credibile finché il paradigma che la sostiene è accettato a livello scientifico, quanto questo cambia la teoria muore ed è sostituita da una nuova (la terra è stata piatta fino a quando non è stato dimostrato il contrario); ovviamente i referenti scientifici della teoria in voga cercano sempre di screditare quella nuova finché è dimostrato che non è più possibile sostenerla.

L'evoluzione della nostra specie è legata alla nuova conoscenza, che ha sempre bisogno di tempo per essere metabolizzata e accettata e quindi riconosciuta come vera; ciò che viene scoperto comporta sempre riflessioni sui modi e i tempi per comunicarlo in quanto potrebbe incidere profondamente sui futuri comportamenti sociali.

Seppur possa apparire paradossale la struttura sociale umana è legata indissolubilmente all'aspetto religioso, che ha una funzione regolatrice, tralasciando tutto ciò che è legato alla trascendenza, della stessa: ci lega e ci veicola, calmierando istinti primordiali che, nonostante tutto, esplodono in continuazione causando gravi ripercussioni sulla stabilità del pianeta.

La dicotomia scienza/religione al contrario di ciò che si pensa come acclarato, non è stata superata, una qualunque rivelazione scientifica che andasse ad intaccare il credo religioso riguardo alle nostre origini creerebbe ripercussioni non controllabili sulla nostra specie; è per questo che le informazioni vengono dosate e fatte uscire al momento che si pensa possano venire socialmente accettate.

Qualcuno sa, o è in procinto di sapere. A breve molta di quello che crediamo la nostra storia verrà cambiata. Ci stanno preparando. I nuovi profeti hanno già parlato o stanno parlando. Forse le future generazioni, definite già oggi  "figli delle stelle", saranno giudicate pronte alle nuove rivelazioni. Forse verrà scritto un ulteriore Testamento che avrà un fondamento scientifico piuttosto che religioso.

Forse, chi vivrà saprà ...




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