domenica 24 gennaio 2016

BOSCHI E SOTTOBOSCHI

Mi faccio una violenza, torno a scrivere di politica. 
Cioè, dico meglio, di quello che in Italia è considerato "pensiero politico".
L'operazione "faccia pulita" con contestuale "largo ai giovani" sta implodendo sul nulla sul quale è stata costruita a tavolino in qualche lussuoso e  riservato think tank toscano, nuova terra promessa delle residue italiche speranze, e sul falso e pericolosamente falloso pensiero che "la rete" possa esprimere un pensiero realmente democratico nonché fornire risorse umane da destinare a decidere il futuro più o meno prossimo del Belpaese.
La mia riflessione nasce da quanto sta accadendo relativamente al caso Etruria e dalle dimissioni a cui è stata costretta il sindaco di Quarto Rosa Capuozzo per voti ricevuti dal sistema mafioso.
Quello su cui occorre porre attenzione è che in entrambi i casi non vi è alcun accadimento nuovo riguardo al sistema politico italiano, o quello che ne resta, ovvero ci troviamo di fronte sempre alle medesime fattispecie.
La Fatina del castello incantato di Renzi si trova dove è per motivi specifici legati alla massoneria italiana, e per nulla altro. E' giovane ed ha una faccia pulita (come la Madia), possiede una certa istruzione di base, sa essere accattivante, o almeno così dicono, ed è autoritaria, sempre per sentito dire.
Nei giorni infausti nei quali la sua famiglia è stata travolta dal caso Etruria lei stava scrivendo, nientepopodimenoche la Legge di Stabilità, ed ha cercato di dichiararsi estranea a quello che stava accadendo ovvero a quanto dichiarato dagli auditor di palazzo che hanno indagato su un più che probabile delitto di conflitto di interessi lei non ha partecipato ad alcun lavoro collegato al caso.
In sostanza gli hanno fornito un alibi.
La così detta Prima Repubblica è crollata sotto il peso del principio, più filosofico, ovvero teorico, che giuridico del "non poteva non sapere" dei politici che si sono trovati ad essere capri espiatori per ribaltare un sistema collaudato di cui chi era all'opposizione non veniva a capo.
Medesimo sistema è stato adottato nei confronti di Berlusconi e dei suoi capo giostrai, nonché, da ultimo, per l'incredibile ed improbabile  sindaco di Quarto Capuozzo, 
Per la fatina invece ciò ha costituito un alibi, ovvero non poteva sapere.
Non sappiamo da quanto la Bella Incantata non tornava a casa e non parlava con il papà (... se ha sbagliato vedremo il da farsi ... ha dichiarato in un'enfasi di delirio di onestà), se aveva, cioè, uno straccio di dialogo con il proprio genitore, assunto ad incarichi non proprio onorifici senza uno straccio di curriculum che li giustificasse. Era, quindi, all'oscuro delle decisioni del Papà nel consiglio di amministrazione di Banca Etruria, come era all'oscuro di ciò che facesse il fratello; della mamma non si hanno notizie, ma essendo la loro una famiglia molto maschilista, così almeno mi sembra di capire, ovviamente anche lei era tenuta fuori dagli affari da uomini.
Detto questo, se la sua famiglia non riteneva opportuno metterla al corrente di quanto accadeva riguardo ai propri interessi, che sono anche i suoi, perché gli italiani dovrebbero fare affidamento sulle sua straordinarie capacità che i suoi non gli riconoscono?
Questo, in effetti, è un bel mistero.
Anche l'improbabile sindaco di Quarto, emerso da quanto più antidemocratico esiste sul pianeta, ovvero La Rete, ha dichiarato che Lei non era a conoscenza che aveva raggiunto un traguardo che mai e poi mai avrebbe sognato nella sua vita grazie ai voti imposti dalla mafia locale.
Ma lei non poteva non sapere, cioè non gli hanno fornito un alibi, per lo stesso motivo per cui l'hanno fornito alla Fatina del Castello Incantato; per continuare a proliferare occorre usare tutti i mezzi che si hanno a disposizione.
La stampa di regime si è messa in moto ed ha iniziato a cannoneggiare una barchetta a remi con le loro corazzate e l'hanno affondata in un nano secondo, distogliendo l'attenzione sulla Bella e Giovane in maniera da metterla al riparo dai pochi fucili che ancora sparavano su di lei.
Risultato: una non c'è più l'altra sta ancora la.
Non sto difendendo la sindaca 5 stelle, non mi interessa né lei né, tanto meno, il suo movimento; voglio solo sottolineare come il sistema politico che regge l'Italia sia sempre e comunque lo stesso. Non conta chi siede nello pseudo parlamento italiano o chi detiene varie forme di apparente potere istituzionale, le decisioni vengono prese altrove.
Preso atto che bisognava comunque dare nuovi volti alla politica italiana per compiacere il popolo, il Vero Potere ha provveduto, con buona pace di tutti noi, per continuare a fare ciò che ha sempre fatto: il proprio comodo.
Viviamo in un regime mascherato da democrazia, che, per dirla alla Popper, non è sicuramente il miglior modo per governare ma potrebbe risultare sicuramente il meno peggio se eseguito con un vero rispetto dei valori sui quali si basa.
Ma la democrazia, nel senso di come viene largamente intesa, non esiste affatto; ciò che realmente conta non viene deciso in una cabina elettorale, e ci mancherebbe, né tanto meno dal popolo astratto che naviga in rete, ma altrove.
Quello che conta è il potere economico, nulla altro. Ci sono uomini sul pianeta che possiedono più risorse di singoli stati e multinazionali che ne possiedono di più di stati che si sono formalmente uniti.
Se i loro interessi coincidono per caso con quelli dello stato, o degli stati, in cui operano bene, altrimenti esiste una sola via: la loro.






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