martedì 15 aprile 2014

5 DOMANDE A: ANDREA VONA

 

Andrea Vona, musicista e scrittore, non da molta importanza al culto della persona; ama  scrivere storie, canzoni e musica … 

la  sua proposta è un rock melodico, contaminato dal grunge anni 90, pop classico e psichedelia anni ’70 … i brani sono arrangiati dalla band (Daniele di Vito, chitarrista, Mauro Chiappa, bassista, Mauro Bellisario, batterista)

 
Link youtube : https:/www.youtube.com/user/TheAndivon

CD: “Resta tutto uguale” , singole tracce scaricabili su gbmusic
 
 
 
 
Come entra la musica nella tua vita?

 Con l'ascolto. Da bimbo trascorrevo giornate intere ad ascoltare i grandi gruppi che hanno segnato la storia del rock moderno. Mi sono dapprima avvicinato al pianoforte, poi alla chitarra. Con quest'ultima ho cominciato a comporre i primi brani.
 
Musica e parole … quanto influenza hanno l’una sulle altre e viceversa …

Quello che mi impegna maggiormente in una composizione è instaurare un rapporto armonico tra la musica di accompagnamento e il testo. Devono essere come due buoni amici. Se il pezzo funziona, come due amanti. Unire le due situazioni è una delle cose più difficili da raggiungere quando si compone una canzone. Non credo di riuscirci in tutte le situazioni, ma faccio comunque del mio meglio. 

L’inizio del brano “assenza” <<consumi vita creando denaro / che servirà poi a renderti schiavo /  la noia si porta via l'entusiasmo / e spegne la luce / uccide i pensieri >> mi suona come una denuncia dell’ipertrofia da consumo che ci attanaglia ed alla quale, in un certo senso, diamo, forse inconsapevolmente, acquiescenza 
Quello che mi lascia a bocca aperta nel sistema odierno, è come la maggior parte delle persone, compreso me, stiano compiendo un crimine contro l'umanità camuffato col lavoro. Il nostro modo di vivere occidentale presuppone come effetto collaterale che i tre quarti del mondo vivano in povertà. Questo perché le nostre multinazionali devastano intere nazioni, insieme ai loro popoli, depredando risorse e sfruttando manodopera a costo zero. Noi poi, accettando e perpetuando il consumo ciclico, diamo energia al sistema. E la coscienza? Quella non è un problema. Essa viene ripulita dalle leggi del sistema occidentale. Se una cosa è lecita, viene accettata senza problemi. Allora fin dalle scuole dell'infanzia il protocollo dell'insegnamento si preoccupa di inserire nel cervello degli archetipi fondamentali, quali il concetto di lavoro retribuito, l'importanza delle bandiere e del confine, o l'esistenza di un Dio che giudicherà le nostre azioni. Questo è il periodo in cui si inizia a diventare inconsapevoli. E questo è il periodo in cui si inizia a morire.
 
 
 
Nel tuo concerto cui ho assistito mi ha colpito il video che usi … le immagini sono forti … anche le frasi in sovraimpressione … (anche se a mio parere possono distogliere l’attenzione dalla musica) …  il complesso, l’insieme, l’ho trovato molto teatrale …
 
Nei live, quando la situazione lo permette, siamo soliti proiettare i video dei brani, che sono tutti disponibili gratuitamente su youtube. Le immagini riguardano il periodo storico che sta attraversando l'intera razza umana. Un periodo di decadenza sociale. Assistiamo ad una grande evoluzione tecnologica, contrapposta ad una situazione spirituale che ristagna da almeno due decine di secoli. Il risultato è una miscela di ignoranza e fame di potere. Nei video cerco di far risaltare proprio questo aspetto.

 
 
 Per chiudere … hai pubblicato un libro di fantascienza … e stai lavorando ad un nuovo progetto … credi che la nostra struttura societaria possa accettare oggi un contatto per così dire “alieno” ?

Il libro si intitola UN VIAGGIO TRA I MONDI, ed è la storia di un gruppo di ricercatori membri di una civiltà evoluta. Partono in missione sulla Terra, questo pianeta sperduto in un angolo disabitato di universo. Faranno i conti con le contraddizioni della società terrestre. Una società che non è pronta a questo tipo di contatto. Alieno è un concetto al quale secondo me non abbiamo ancora dato il giusto peso. Abbiamo scritto sull'argomento libri, fumetti, film, ma ci siamo fermati raramente a pensare al vero significato della faccenda. Lo fece a suo tempo Kubrik, in odissea 2001. Anche in Matrix ci sono delle perle di saggezza. I messaggi sono nascosti all'interno dei film e tanta gente si è preoccupata di cercarli. Purtroppo in giro non c'è tanto il bisogno di sapere, quanto una inconscia propensione ad accettare passivamente. Questo non solo in un semplice film, ma nella vita in generale. Tutta la nostra struttura societaria è stata concepita da esseri umani Alieni, cioè estranei, che non si conoscono. Nè fuori, nè dentro di loro. Miliardi di persone  che non si fermano neanche un secondo a pensare di essere vive. Tutto è ridotto nel modo più triste al conseguimento di uno stipendio, la cui funzione è nientemeno che la possibilità  ed il permesso di esistere. E' così incredibilmente evidente! Viviamo in una società globale fondata sulla divisione, sulla violenza e sul conflitto, per questo pronta più a farsi conquistare e distruggere, che ad accogliere pacificamente esseri più evoluti. 
 
 
 






Con Andrea abbiamo realizzato un intervista atipica direi, muovendoci in un ideale back stage del suo lavoro come artista, che, a mio modo di vedere, riflette quello che è il suo pensiero sul mondo attuale. Le sue riflessioni sono importanti, concrete, e lasciano interrogativi. Il suo impegno come artista è fortemente caratterizzato dal senso critico con il quale naviga nella struttura della società attuale e nelle sue profonde distorsioni. Ascoltarlo, comunque, quando fa musica con la sua band è un vero piacere...
 
 
 
 
 
 
 
 
 


 
 
 
 
 
 





 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 


 

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