giovedì 26 gennaio 2012

sembra andata diversamente ...

In  STATUS QUO ANTE su Callisto Tanzi ho scritto:
Peccato che ha 70 anni ed in galera non ci metterà piede. Per i suoi soci in affari pene leggermente inferiori, ma considerando l'appello e la cassazione eventuale i reati andranno sicuramente prescritti (ovvero, niente galera).
EVVIVA!

Per correttezza di informazione c'è necessità di dire che attualmente Tanzi è detenuto dal 5 maggio scorso nel carcere di Parma dopo la condanna definitiva a otto anni e un mese per aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e falso dei revisori... (ricordiamo che in primo grado ha preso 18 anni...).

 Il 10 gennaio scorso è iniziato il processo di appello a Bologna e il suoi difensori hanno richiesto la detenzione domiciliare per non meglio specificate "precarie condizioni di salute".
Per il suo Avvocato Belloni, così non c'è rieducazione, ma ''solo una dimensione afflittiva nei confronti di una persona anziana''. Di più: ''ci si sforza di tenere in vita una persona per consentire la prosecuzione della carcerazione''. E, conclude, ''dopo cinque ricoveri e cinque ritorni in carcere vi è da pensare che si sia innescata una spirale in cui il ricovero serve per il ritorno in carcere, e il ritorno in carcere serve per il ricovero''.
Mi sbagliavo sul fatto che Tanzi avrebbe evitato la galera. Anche se con la pena notevolmente ridotta e fra l'entrare ed uscire dagli ospedali. Seppur in clamoroso ritardo e forse ancora per poco (il Tribunale di Sorveglianza dovrà comunque esprimersi sulla richiesta di domiciliari) e sicuramente, al momento, per uno solo (ma questo è in linea con il pensiero precedentemente esposto).
Ritenevo doveroso fare questa precisazione, perché se è un giusto diritto (oltre che un dovere) esercitare critica sul sistema giudiziario italiano è anche giusto riportare le sue (al momento ) parziali condotte in accordo con le aspettative degli italiani onesti.
Questo non significa essere giustizialisti e/o forcaioli. Se c'è un conto da pagare va pagato. Se la giustizia degli uomini ha previsto la privazione della libertà per delle azioni che vengono definite come REATI è giusto che questa condanna venga attuata (pur se con la garanzia di avere in cura un uomo malato).
Ma ricordiamo anche che la Cassazione si è pronunciata favorevolmente sulla richiesta di risarcimento di 108 milioni avanzata dalle vittime, ma precisiamo di nuovo , comunque, che Callisto Tanzi è nullatenente e che difficilmente qualcuno vedrà soldi da lui...
anche questo per il giusto  diritto (oltre che dovere) di esercitare critica...

a buon intenditor...

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