sabato 4 aprile 2009

TI PREGO

trenta

“non tampono oramai più l’emorragia velenosa che origina dalla mia solitudine. invecchio e non vivo. arranco fra pretesti. ne cerco come oro. ma sono sempre più radi. nebulosi. iconoclastici. divento cattivo ogni giorno che passa. sono un animale raro chiuso nello zoo visitato da passanti incuriositi. paganti. che guardano bestie in gabbia e si rallegrano della propria libertà. divento ogni giorno più triste. e sorrido sempre meno. il mio sguardo sul mondo appassisce. il mio corpo si deteriora. la mia anima langue. del futuro non mi importa più nulla. aspetto solo l’ora. di quella che è l’unica cosa certa.
ti prego, andrea, almeno tu resisti. cerca di starmi vicino. “
“ti prego.”

e il suo sguardo si fissò nel vuoto, restandone ammaliato.
come un pazzo, attratto dal magnete della follia.
ebbi paura, per un momento.
poi compresi.
se c’è un prezzo da pagare per essere qualcosa
quello era il suo.
ma lo stava schiacciando e la pressione l’avrebbe dilaniato.
chiusi gli occhi e tentai una preghiera.
non mi uscì una sola parola.
pensieri (aforismi) & dialoghi tossici

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